In Francia si stanno mobilitando 7mila soldati in funzione antiterrorismo
In reazione agli accoltellamenti nella scuola di Arras e alle tensioni per il conflitto in Palestina, la presidenza ha ordinato nuovi pattugliamenti
Sabato la presidenza francese ha annunciato che fino a 7mila soldati dell’operazione di pattugliamento Sentinelle, avviata dopo gli attacchi terroristici del gennaio 2015, saranno mobilitati nel paese. È una reazione agli accoltellamenti compiuti venerdì in una scuola di Arras, a un altro tentativo di attacco che sarebbe stato sventato dalle forze di sicurezza vicino a Parigi, e alle tensioni legate al conflitto tra Israele e Hamas in Palestina. I soldati si attiveranno da oggi a lunedì e saranno in servizio fino a nuovo ordine.
Per l’attacco nella scuola di Arras, che si trova una cinquantina di chilometri a sud di Lille e ospita significative comunità di persone musulmane e di origine ebraica, è stato arrestato un ventenne di origine cecena. Nell’attacco è stato ucciso un insegnante e tre altre persone adulte sono state ferite. Dopo le prime indagini il presidente francese Emmanuel Macron ha definito gli accoltellamenti un atto di «terrorismo islamista».
Il ministro dell’Interno Gérald Darmanin ha detto che «probabilmente» c’è un legame tra l’attacco ad Arras e la situazione in Palestina. Darmanin aveva proibito le manifestazioni in sostegno della Palestina per timore di disordini, ma nonostante il divieto venerdì diverse centinaia di persone si sono radunate sia a Parigi che in altre città francesi: nella capitale la polizia ha usato il gas lacrimogeno per disperdere i manifestanti e ha detto di aver arrestato 10 persone delle circa 3mila presenti.
Sempre venerdì la Francia ha aggiornato il livello di allerta sugli attentati, alzandolo a quello più alto previsto da Vigipirate, il programma antiterrorismo del paese: la mobilitazione dei 7mila soldati di Sentinelle è la conseguenza di questa procedura. Complessivamente fanno parte di Sentinelle 10mila soldati e 4.700 agenti di polizia.
Sabato mattina il museo del Louvre è stato evacuato e chiuso in maniera straordinaria per «ragioni di sicurezza» dopo aver ricevuto un messaggio che aveva fatto temere un attacco di qualche genere. Nel pomeriggio è successo lo stesso al palazzo di Versailles, poco fuori Parigi.