Il dipartimento di Stato statunitense ritiene che l’Azerbaijan potrebbe invadere l’Armenia nelle prossime settimane, secondo fonti di Politico
Il segretario di Stato statunitense Antony Blinken avrebbe avvisato un piccolo gruppo di deputati americani della possibilità che l’Azerbaijan invada l’Armenia nelle prossime settimane, hanno detto a Politico due persone a conoscenza della conversazione. Dopo aver ripreso il controllo della regione separatista del Nagorno Karabakh a settembre, il presidente azero Ilham Aliyev ha parlato nuovamente della possibilità di creare un corridoio che unisca l’Azerbaijan all’exclave di Nakhichevan, una parte di territorio azero separato dal resto del paese dall’Armenia e confinante con la Turchia. L’Armenia si oppone all’idea e considera le dichiarazioni di Aliyev una minaccia alla propria sicurezza anche perché il presidente azero ha esplicitamente menzionato una soluzione della questione «con la forza».
Il 25 settembre Aliyev aveva discusso del “corridoio” con il presidente turco Recep Tayyip Erdogan durante un incontro avvenuto proprio a Nakhichevan. In precedenza il presidente azero ha più volte sostenuto pubblicamente che l’Armenia non sarebbe altro che «Azerbaijan occidentale» e che Yerevan, la capitale armena, sarebbe «storicamente» una città azera. Ora l’amministrazione degli Stati Uniti tema che l’operazione azera nel Nagorno Karabakh sia stata solo l’anticipo di un attacco dell’Azerbaijan all’Armenia.
Attualmente i trasporti dall’Azerbaijan alla sua exclave avvengono attraverso l’Iran. Il corridoio che Aliyev vorrebbe realizzare passerebbe per la regione armena del Syunik, chiamata Zangezur dagli azeri.