La Francia ha vietato le manifestazioni in sostegno della Palestina per il timore di disordini
Il ministro dell’Interno francese Gérald Darmanin ha vietato le manifestazioni in sostegno della Palestina in seguito alla guerra tra Israele e il gruppo radicale palestinese Hamas, per timore di disordini. Nonostante il divieto giovedì migliaia di persone si sono radunate nelle piazze di diverse città francesi per protestare contro la dura reazione di Israele ed esprimere il proprio sostegno alla popolazione palestinese. A Parigi la polizia è intervenuta con gas lacrimogeni e cannoni ad acqua per disperdere circa 3mila manifestanti che si erano riuniti in Place de la République. Durante la manifestazione sono state arrestate dieci persone, e altre dieci sono state arrestate a Lille.
In un appello televisivo, il presidente francese Emmanuel Macron ha invitato i francesi a non fomentare divisioni all’interno del paese. Macron ha descritto Hamas come «un’organizzazione terroristica che desidera la morte delle persone israeliane» e ha detto che «chi confonde la causa palestinese con la giustificazione del terrorismo commette un errore morale, politico e strategico».
In questi giorni in Francia sono state rafforzate le misure di sicurezza davanti alle scuole e alle sinagoghe anche per via di alcuni episodi di antisemitismo, tra cui un’aggressione nei confronti di uno studente ebreo da parte di altri studenti in una scuola nell’area metropolitana di Parigi. Mercoledì il governo francese ha fatto sapere che venti persone erano state arrestate per comportamenti antisemiti. Nel frattempo le autorità del paese hanno confermato che negli scontri tra Israele e Hamas sono stati uccisi almeno 13 cittadini francesi e ne risultano dispersi 17, tra cui quattro bambini, probabilmente presi in ostaggio. Macron ha detto che il governo francese sta collaborando con Israele per riportarli a casa.
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