Il presidente boliviano Luis Arce è stato espulso dal suo stesso partito
Mercoledì il presidente della Bolivia Luis Arce è stato espulso dal suo stesso partito, il Movimiento al Socialismo (Mas), con un’iniziativa organizzata dai sostenitori del suo principale rivale politico, l’ex presidente Evo Morales, anche lui esponente del Mas. Secondo la versione ufficiale, diffusa anche da Morales su X, Arce si sarebbe «espulso volontariamente» dal partito decidendo di non partecipare al congresso che si è tenuto questa settimana. Sono stati espulsi anche altri 28 membri del Mas vicini ad Arce, tra cui il vicepresidente del partito, David Choquehuanca. Le espulsioni dovranno essere convalidate dalle autorità nazionali incaricate di supervisionare i processi elettorali. I sostenitori di Arce hanno giudicato il congresso come illegittimo.
Da anni il Mas è diviso internamente tra i sostenitori di Arce e quelli di Morales, che da mesi si scambiano accuse reciproche di corruzione, legami con il narcotraffico e tradimento. A fine settembre Morales ha annunciato di volersi candidare alle prossime elezioni presidenziali, nel 2025. Al momento non è chiaro se Arce intenda candidarsi, né se eventualmente potrà farlo: secondo alcune fonti della stampa boliviana durante il congresso è stata approvata una modifica allo statuto del partito secondo cui solo gli iscritti da oltre 10 anni possono candidarsi come rappresentanti del Mas, un requisito che Arce non soddisfa. Come le espulsioni, anche la modifica dello statuto dovrà essere convalidata dalle autorità nazionali.
Arce diventò presidente della Bolivia nell’ottobre del 2020 con delle elezioni straordinarie organizzate in seguito alle dimissioni e alla fuga all’estero di Morales, il presidente socialista che ha governato il paese per 13 anni, dal 2006 al 2019. Morales era molto popolare nel paese ma la sua decisione di candidarsi per un quarto mandato, non previsto dalla costituzione boliviana, aprì una crisi politica. Morales tornò in Bolivia a seguito dell’elezione di Arce, dando inizio a una lotta per il potere tra i due.