Come evitare di entrare in contatto con le cimici dei letti
In Francia sono tornate a diffondersi ma si possono trovare in molte grandi città: qualche consiglio per non portarsele dietro
Dopo che dagli anni Cinquanta non c’erano quasi più state infestazioni, nell’ultima settimana le cimici dei letti sono tornate a diffondersi in Francia. Venerdì il vice sindaco di Parigi, Emmanuel Grégoire, ne ha parlato alla popolazione in maniera anche un po’ drammatica: «Nessuno è al sicuro». Prima che la città ospiti visitatori da tutto il mondo per le Olimpiadi del 2024, per far fronte al problema il governo francese ha iniziato a pensare a un piano per intervenire.
La questione è commentata da giorni ovunque, dai giornali al parlamento passando per le pagine di meme, soprattutto in seguito alla diffusione di video che apparentemente mostravano una cimice su un sedile della metropolitana. Al momento non è chiaro quanto siano effettivamente diffuse le cimici sui mezzi di trasporto, ma si stima che circa il 10 per cento delle case francesi ne sia stato infestato negli ultimi cinque anni.
🔴🇫🇷 FLASH : Punaise présente ce matin sur la @Ligne14_RATP ce matin.
👉 Pour rappel, la @RATPgroup a déterminé qu'il n'y avait pas de punaises de lit dans le métro parisien. (RMC)#Paris #punaisedelit #Punaises #punaisesdelit
( Image témoin )
— – Le Direct Info 🔴 (@LeDirectInfo) October 4, 2023
Le cimici dei letti (Cimex lectularius) sono piccoli insetti (non superano il mezzo centimetro) che si nutrono del sangue di altri animali, fra cui gli umani. Il loro morso può causare prurito e rossore, ma non pone altri rischi per la salute, se non in caso di allergia. Il rischio maggiore che portano le cimici dei letti è in realtà psicologico: è stato segnalato che possono causare disturbi del sonno, ansia e depressione. L’idea di dover condividere il letto con piccoli insetti – e con le loro uova – che escono di notte dal materasso per nutrirsi del tuo sangue è piuttosto raccapricciante.
Come se non bastasse, liberarsi delle cimici dei letti è particolarmente difficile e costoso: le procedure di disinfestazione, in Francia, costano in media 900 euro, e non è detto che permettano di eliminarle definitivamente. Le cimici dei letti infatti sono note per essere molto resistenti. Se la disinfestazione in una casa non distrugge tutte le loro uova possono tornare a diffondersi, soprattutto se si ricorre a metodi artigianali o impropri. Se si uccidono solo quelle visibili, quelle “nascoste” in anfratti o materassi possono riemergere in seguito: sono capaci di sopravvivere anche un anno senza mangiare.
Il modo migliore per evitare di dover avere a che fare con una lunga ed estenuante infestazione di cimici dei letti in casa è la prevenzione. Il problema delle cimici dei letti è noto da tempo in Francia, e in particolare a Parigi. Le grandi aree urbane sono uno degli habitat preferiti da questi insetti: a partire dal 2006 a New York sono diventate sempre più comuni, prima di essere superate dai ratti come animale più infestante della città. Il New York Times elenca una serie di consigli per evitare di entrare in contatto con le cimici dei letti in viaggio.
Innanzitutto, le cimici possono trovarsi anche in stanze molto pulite e la loro presenza non è collegata al livello di igiene di un luogo. Non sono attratte dalla sporcizia, ma solo dal calore, dal sangue e dall’anidride carbonica emessa dal respiro di altri animali. Appena entrati in una stanza d’albergo, gli esperti consigliano di lasciare la propria valigia in bagno o su una rastrelliera sopraelevata e fare un’ispezione della stanza. I segni da cercare sono le cimici stesse, che sono lunghe pochi millimetri, la cacca che lasciano in giro (ha l’aspetto di piccoli puntini grigi), i loro esoscheletri abbandonati, e le loro minuscole uova bianche.
In generale, le cimici si annidano nei tessuti e nelle fessure: i posti principali in cui trovarle sono praticamente ogni parte di un letto (le lenzuola e le federe, il materasso, la testata), altri luoghi coperti di tessuto, ogni crepa e fessura dei muri e dei mobili, soprattutto di legno, e anche i soprammobili. Se si trovano segni della presenza di cimici dei letti, è consigliabile chiedere di essere spostati in una stanza in un’altra parte dell’albergo, non solo in una stanza adiacente alla prima.
Viene raccomandato anche di tenere la propria valigia (quelle di plastica rigida sarebbero da preferire a quelle di tessuto) lontana dal muro e dal pavimento, per esempio su una rastrelliera, per evitare che le cimici vadano a infilarsi nei vestiti, finendo per infestare casa propria una volta ritornati da un viaggio. Un altro metodo abbastanza facile da mettere in pratica è tenere i propri vestiti chiusi in buste di plastica. Dato che le cimici muoiono sopra i 60 gradi, online qualcuno consiglia di scaldare i propri vestiti con il phon per eliminarle o tenerle lontane, ma secondo gli esperti non è un metodo così efficace. Lavare la valigia con l’alcol invece potrebbe essere più utile, tenendo a mente di fare attenzione perché l’alcol è una sostanza infiammabile.
Una volta tornati a casa, si può svuotare la valigia dentro alla vasca da bagno, su una superficie chiara, in modo da vedere meglio le tracce di cimici dei letti. Il dipartimento della sanità della città di New York raccomanda poi di scuotere i vestiti, sempre dentro la vasca, e usare un aspirapolvere sui residui e sulla valigia, e di svuotare subito il sacchetto e buttarne i contenuti. Se si possiede un’asciugatrice, ci si possono mettere i vestiti, facendola andare alla massima temperatura per almeno venti minuti.
Le cimici dei letti erano state ritenute estinte o quasi per qualche decennio, in seguito ad ampie campagne di disinfestazione a metà Novecento. A partire dagli anni Duemila, però, i casi segnalati sono tornati ad aumentare. A questo hanno contribuito una serie di fattori, ancora non del tutto chiari. Due elementi però quasi certamente sono coinvolti: la globalizzazione, che con l’aumento degli spostamenti di merci e persone avrebbe favorito la loro diffusione in varie aree geografiche; e la resistenza ai pesticidi. Un uso improprio o eccessivo dei principali pesticidi chimici avrebbe portato negli anni alla sopravvivenza e alla moltiplicazione di tipi di cimici capaci di resistere ai veleni usati per eliminare le infestazioni. Questo renderebbe più difficile e costoso liberarsi del problema in futuro.
Secondo il sito dell’agenzia di protezione ambientale del governo statunitense, le infestazioni di cimici dei letti possono essere trattate solo con una strategia che include varie tecniche, oltre a un attento monitoraggio della situazione nel tempo. L’uso dei pesticidi può essere una parte di questa strategia, dice il sito, ma da solo non basta a eliminare le cimici.