Hunter Biden si è dichiarato non colpevole per tre accuse legate all’acquisto di un’arma da fuoco nel 2018
Martedì Hunter Biden, il figlio secondogenito del presidente degli Stati Uniti Joe Biden, si è dichiarato non colpevole in merito a tre accuse legate a una vicenda in cui avrebbe mentito allo scopo di acquistare un’arma da fuoco nel 2018 nello stato del Delaware. Secondo le accuse Biden avrebbe dichiarato il falso affermando di non star facendo uso di sostanze stupefacenti nella compilazione di un modulo federale richiesto al momento dell’acquisto di armi. Sempre secondo la procura, in quel periodo Biden sarebbe stato invece dipendente da crack: Biden ha ammesso di aver avuto problemi di dipendenza in passato, ma i suoi avvocati sostengono che non abbia violato la legge.
Biden si è presentato al tribunale di Wilmington, nel Delaware, e l’udienza è durata circa 20 minuti. Al momento non è stata decisa una data per la prossima udienza né per l’eventuale inizio del processo, ma è possibile che si svolga nel periodo della campagna elettorale per le elezioni presidenziali del 2024, per le quali Joe Biden ha detto ad aprile di volersi candidare. Hunter Biden rischia fino a 25 anni di carcere, ma è raro che persone senza precedenti penali e condannate per reati non violenti ricevano pene così severe.