A Faenza suonano le etichette indipendenti
Il 6, 7 e 8 ottobre torna il meeting dedicato alla musica autoprodotta. Ci saranno concerti ma anche incontri, convegni e mostre
Anche chi segue poco la musica avrà sentito parlare almeno una volta del genere cosiddetto “indie”. Non è facile però darne una definizione precisa: è infatti un’espressione usata a proposito di produzioni anche molto diverse. Quello che possiamo dire è che “indie” deriva da independent (indipendente): fa soprattutto riferimento al modo con cui musiciste e musicisti realizzano e mettono sul mercato le loro opere, cioè senza doversi appoggiare alle grandi case di produzione, le cosiddette major.
Secondo la definizione che ce ne ha dato Giordano Sangiorgi, fondatore del Meeting delle etichette indipendenti (Mei), l’indie e le stesse etichette indipendenti sono infatti «quelle produzioni totalmente realizzate in modo autonomo e autoprodotte in modo indipendente e con proprie risorse al di fuori dei circuiti delle multinazionali, di qualsiasi genere musicale e tipologia di artista e formazione musicale».
Il Mei nacque a Faenza nel 1997 proprio con lo scopo di promuovere questo genere di produzioni, e si legava a diverse esperienze del decennio precedente nate nella stessa città romagnola. Fin dalla sua prima edizione, il Mei è stato un’occasione di incontro (con concerti, mostre, convegni, corsi di formazione) capace di dare spazio ad artisti e artiste del circuito indipendente spesso affermatisi successivamente e diventati popolari. Come ci ha spiegato Sangiorgi, il lavoro del Mei non si riduce infatti alle tre giornate faentine: dura tutto l’anno e vuole fare «da “ascensore sociale” per le nuove proposte che fuori dal circuito del “mainstream” rischiano di rimanere escluse dall’ascolto del grande pubblico e fa da portavoce per le piccole realtà musicali nelle istituzioni».
In questi venticinque anni passati dalla prima edizione il meeting è cresciuto parecchio, fino a diventare un punto di riferimento nazionale del settore. La prima edizione del Mei occupò un unico padiglione della Fiera di Faenza, nel 2004 invece ne occupava ben sei. Dal 2011 l’evento si svolge però nel centro storico della città. Durante il meeting vengono anche assegnati diversi premi: il primo a nascere è stato Fuori dal Mucchio, per il miglior album d’esordio, seguito dal Premio Italiano VideoClip Indipendente (PIVI) e dal Premio Italiano per la Musica Indipendente (PIMI). Quest’anno sono stati assegnati rispettivamente a Savana Funk, Tamango e Lucio Corsi.
L’edizione di quest’anno del Mei sarà il 6, 7 e 8 ottobre, naturalmente sempre a Faenza. Tre giorni non soltanto di concerti, ma anche di forum, convegni, fiere e mostre nelle principali piazze, teatri, palazzi e palchi della città romagnola. Fra gli ospiti musicali ci saranno Manuel Agnelli, Elisa, Lucio Corsi, Statuto, Gang, Dolcenera, Nobraino, Savana Funk, Omar Pedrini e molti altri (qui il programma completo).
Questa edizione avrà come tema anche la difficile situazione causata dalle alluvioni dello scorso maggio. Sarà infatti anche l’occasione per promuovere la raccolta fondi organizzata dal Coordinamento Stage&Indies, guidato dallo stesso Sangiorgi, a sostegno di circa 30 realtà musicali (scuole di musica, artisti locali, sale prove, studi di registrazione) individuate fra quelle danneggiate dalle alluvioni nelle città di Faenza e dintorni in Romagna.