Gli Stati Uniti sono riusciti a evitare lo “shutdown”, per pochissimo
È quando il governo chiude perché non riesce a mettersi d'accordo e approvare le leggi per finanziarsi
Il governo degli Stati Uniti è riuscito a evitare lo shutdown, cioè la parziale chiusura delle attività del governo federale statunitense. In uno sviluppo giudicato dai media americani sorprendente, il presidente Joe Biden ha firmato una legge provvisoria poco prima della mezzanotte, cioè la scadenza oltre la quale il governo sarebbe stato costretto a chiudere. Significa che lo shutdown sarà evitato fino a metà novembre, ma poi il problema potrebbe ripresentarsi. Quando è in vigore lo shutdown smettono di essere finanziate tutte le attività che la Casa Bianca ritiene non essenziali, e comunque chi svolge lavori ritenuti essenziali lo fa temporaneamente senza ricevere lo stipendio.
Il governo era arrivato vicinissimo a chiudere perché nei mesi scorsi il Congresso non era riuscito a trovare un accordo sulle 12 leggi con cui finanziare il successivo anno fiscale, dal 1° ottobre al 30 settembre 2024. Nell’ordinamento americano è il Congresso che approva le leggi per finanziare le attività del governo, ed è lo speaker della Camera – una specie di presidente, con un ruolo molto operativo e il più alto in grado al Congresso – che deve occuparsi di trovare un accordo.
L’attuale speaker, il Repubblicano Kevin McCarthy, aveva passato le scorse settimane a cercare un compromesso ed evitare la chiusura. Il piano concordato con il governo doveva essere approvato da una maggioranza formata da entrambi i partiti, ma la componente più conservatrice dei Repubblicani non era convinta e chiedeva più tagli alla spesa.
Alla fine la soluzione di McCarthy è stata di presentare alla Camera una continuing resolution, una sorta di legge tampone che finanzia il governo per i prossimi 45 giorni e che ha messo d’accordo i Democratici e una parte dei Repubblicani. Il compromesso trovato è stato non inserire gli aiuti all’Ucraina, che avrebbero voluto i Democratici. La legge è passata comunque sia alla Camera che al Senato, tra le proteste dell’ala più conservatrice dei Repubblicani.
I Repubblicani di destra infatti avevano minacciato McCarthy di rimuoverlo dal suo incarico se avesse presentato alla Camera una continuing resolution: sia per il principio, perché McCarthy aveva detto che avrebbe presentato tutte le 12 leggi in una volta sola, sia perché volevano più tagli alla spesa, mentre il provvedimento con cui è stato evitato lo shutdown mantiene i livelli di spesa simili a quando il Congresso era tutto sotto il controllo dei Democratici.