Gli Stati Uniti dicono che molte truppe serbe si stanno ammassando al confine con il Kosovo, e ne hanno chiesto il ritiro immediato
Il governo degli Stati Uniti ha detto che la Serbia sta ammassando truppe e armamenti al confine con il Kosovo, e ha chiesto al governo serbo di ritirarli immediatamente. Parlando venerdì con la stampa, il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale John Kirby ha descritto il «grosso dispiegamento militare» di carri armati e artiglieria come uno «sviluppo destabilizzante»: «C’è da preoccuparsi, non hanno l’aria di un gruppo di soldati che si sono riuniti solamente per rimanere lì» ha detto Kirby, anche se lo scopo dell’esercito non è ancora chiaro.
Venerdì sera il segretario di Stato americano, Antony Blinken, ha scritto su X (Twitter) di aver telefonato al presidente serbo, Aleksandar Vucic, e di aver «sottolineato la necessità immediata di allentare la tensione con il Kosovo e chiedere conto ai responsabili dei recenti attacchi violenti».
La scorsa settimana in Kosovo c’era stato un attacco armato di un gruppo di uomini serbi che aveva provocato la morte di quattro persone (un poliziotto kosovaro e tre membri del gruppo). L’attacco aveva interrotto un periodo di relativa calma in Kosovo dopo le grosse tensioni di questa primavera, e aveva causato reazioni piuttosto bellicose sia da parte kosovara che da parte serba: segno evidente che i negoziati per normalizzare le relazioni tra i due paesi che da mesi vengono portati avanti dall’Unione Europea non hanno per ora ottenuto nessun risultato.
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