Italia contro All Blacks: 15 sconfitte su 15 partite, ma ci riproviamo
Se la Nazionale di rugby vince contro i neozelandesi passerà i gironi di Coppa del Mondo per la prima volta nella sua storia
Per la Nazionale maschile di rugby l’ultimo decennio è stato tutt’altro che facile, ma fra tanti risultati negativi ce ne sono stati anche di significativi. Tra il 2016 e il 2022, per esempio, l’Italia ha battuto per la prima volta nella sua storia Sudafrica e Australia, due delle quattro grandi nazionali capaci di vincere almeno una volta la Coppa del Mondo.
In uno sport come il rugby, dove in genere le sorprese sono poche e chi è più forte vince quasi sempre, battere le grandi nazionali è sempre un risultato importante. Dopo la vittoria contro l’Australia dell’anno scorso, all’Italia rimangono solo due nazionali da battere fra quelle che ha affrontato fin qui (tre con le Isole Cook, ma è un’altra storia): una è l’Inghilterra e l’altra è la Nuova Zelanda, che stasera (ore 21 in diretta su Rai e Sky) l’Italia affronterà per la sedicesima volta nella sua storia. È una delle due partite che stabiliranno se la Nazionale passerà al turno successivo della Coppa del Mondo: l’altra è in programma esattamente fra una settimana e sarà contro la Francia, la nazionale ospitante del torneo.
In quindici precedenti gli All Blacks neozelandesi non solo ci hanno sempre battuti, ma il più delle volte lo hanno fatto con scarti pesantissimi: il peggiore rimane il 101-3 alla Coppa del Mondo del 1999. Dati alla mano – ma anche come stile di gioco — rimangono i peggiori avversari possibili. Fra tutti i precedenti il bilancio tra punti segnati e subiti è sfavorevole di 727 punti, di poco inferiore a quello con l’Inghilterra (-762), contro cui però l’Italia ha già giocato dodici volte in più.
Come se non bastasse, cinque di questi precedenti si sono giocati in Coppa del Mondo. Questo vuole dire che l’Italia ha anche avuto la sfortuna di essere sorteggiata con gli All Blacks nello stesso girone di Coppa del Mondo per sette edizioni su dieci disputate (quattro anni fa in Giappone il confronto fu cancellato per l’arrivo di un tifone e fu assegnato un risultato di parità, ma l’Italia fu comunque eliminata). Se la Nazionale cerca ancora di superare la prima fase di un Mondiale, quindi, è anche per questo motivo, e non a caso le volte in cui ci andò più vicina non aveva gli All Blacks nel girone.
In questa Coppa del Mondo l’Italia ha fatto quello che doveva fare. Ha battuto le due nazionali più deboli del suo girone, Namibia e Uruguay, riuscendo sempre ad ottenere il bonus offensivo previsto per chi segna almeno quattro mete. Non sono state vittorie schiaccianti nelle prestazioni complessive, ma gli obiettivi sono stati centrati e non ci sono stati infortuni, cosa essenziale per poter preparare al meglio i prossimi incontri. In classifica è seconda a punteggio pieno con dieci punti, cinque in più degli All Blacks, che però hanno già giocato (e perso) contro la Francia prima in classifica.
Con una vittoria stasera contro gli All Blacks (anche senza bonus offensivo) l’Italia si qualificherebbe ai quarti di finale per la prima volta nella sua storia con un turno di anticipo. In caso di sconfitta avrà ancora la possibilità di qualificarsi battendo la Francia, ma in questo caso conteranno anche i punti dei bonus offensivi e difensivi (quest’ultimo previsto se si perde con sette o meno punti di scarto).
Il gruppo della Nazionale italiana è giovane ma già esperto, e da qualche tempo sta mettendo insieme delle buone prestazioni, migliori di quelle viste negli ultimi anni. L’allenatore è peraltro neozelandese, Kieran Crowley, che con gli All Blacks vinse la Coppa del Mondo del 1987 e che al termine di questa edizione lascerà l’incarico all’argentino Gonzalo Quesada.
La Nuova Zelanda è nettamente superiore in tutti gli aspetti del gioco, ma apparentemente meno degli anni passati, come ha detto in questi giorni anche Diego Dominguez, storico giocatore della Nazionale che sta commentando i Mondiali su Sky Sport: «Questi All Blacks si possono battere, dobbiamo crederci». Ben diverso è il parere delle agenzie di scommesse: in alcune di queste se si punta 1 euro sulla vittoria della Nuova Zelanda si vince 1 centesimo, mentre con una vittoria dell’Italia si vincono 20 euro.
Per gli All Blacks sono stati anni complicati: hanno una squadra non così forte come quelle del passato e un allenatore spesso criticato e dimissionario. Nell’ultima partita di preparazione alla Coppa del Mondo, giocata contro il Sudafrica, hanno subìto la loro peggior sconfitta di sempre nei cosiddetti test match, e poi nella partita di esordio contro la Francia la prima sconfitta ai gironi di Coppa del Mondo.
La Francia invece sta giocando il torneo da terza nel ranking mondiale e da grande favorita. Ma nella seconda partita del girone si è fatta sorprendere dal piccolo Uruguay, che ha battuto ma senza bonus offensivo. Nella terza partita contro la Namibia, invece, ha perso per infortunio il suo capitano Antoine Dupont, eletto miglior rugbista al mondo nel 2021, che tornerà eventualmente soltanto ai quarti di finale. La sua assenza si è aggiunta inoltre a quelle di altri quattro giocatori molto importanti: Jonathan Danty, Romain Ntamack, Paul Willemse e Cyril Baille, tutti infortunati prima dell’inizio del torneo.
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