La società di sviluppo immobiliare cinese Evergrande ha sospeso le operazioni in borsa

(AP Photo/Louise Delmotte)
(AP Photo/Louise Delmotte)

L’enorme gruppo cinese Evergrande, la società di sviluppo immobiliare più indebitata al mondo, ha sospeso le sue operazioni in borsa. Evergrande è da tempo molto vicina al fallimento. Come anticipato dal sito Bloomberg mercoledì, il gruppo ha fatto sapere giovedì che il suo presidente e fondatore, Hui Ka Yan, era stato messo in stato di fermo dalla polizia in quanto sospettato di crimini. Non è chiaro se Hui sia stato arrestato, o sia sotto sorveglianza domiciliare, una misura prevista dalla legge cinese che è considerata inferiore all’arresto e non implica l’incriminazione di Hui.

Evergrande è al centro di una crisi edilizia da diversi anni che ha danneggiato l’intera economia cinese. Ad agosto aveva chiesto a un tribunale di New York di poter accedere a una legge fallimentare statunitense simile all’amministrazione straordinaria italiana, per cercare di evitare la liquidazione, ma di recente ha dovuto rivedere i propri piani di gestione sia per il debito in Cina sia per quello con creditori stranieri. Il 30 ottobre è prevista un’udienza al tribunale di Hong Kong che potrebbe comunque costringerla alla liquidazione.

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