Il debito pubblico non diminuisce per via dei bonus per l’edilizia

Lo ha detto il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti presentando le stime della NADEF, meno ottimiste di qualche mese fa

Il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti alla Camera, il 27 settembre 2023 (ANSA/FABIO FRUSTACI)
Il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti alla Camera, il 27 settembre 2023 (ANSA/FABIO FRUSTACI)
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Durante il Consiglio dei ministri di mercoledì sera è stata approvata la Nota di aggiornamento al Documento di Economia e Finanza (DEF) del 2023, che per l’anno prossimo stima una crescita dell’economia italiana minore rispetto a quella prospettata lo scorso aprile nel DEF: la cosiddetta NADEF parla di una crescita del PIL dell’1,2 per cento, mentre il DEF era più ottimista e parlava dell’1,5 per cento.

Il DEF è il documento che contiene le intenzioni di spesa e le previsioni di crescita e di indebitamento del governo, oltre a una descrizione sommaria delle principali misure che il governo stesso intende introdurre; la NADEF, invece, si presenta dopo l’estate, entro il 27 settembre, e precede di alcuni mesi la legge di bilancio di fine anno, in cui vengono elencate nel dettaglio le principali misure economiche del governo.

Il testo della NADEF per il 2023 non è ancora stato diffuso pubblicamente ma il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ne ha parlato durante la conferenza stampa successiva al Consiglio dei ministri. Ha detto che l’aggiornamento al DEF è stato influenzato principalmente dalla politica monetaria «restrittiva» della Banca Centrale Europea, pensata per controllare l’inflazione, e dalle conseguenze della guerra in Ucraina sull’economia europea e italiana.

Per quanto riguarda il deficit, per quest’anno secondo la NADEF sarà del 5,3 per cento del PIL; è aumentato rispetto a quanto previsto nel DEF (dove era fissato l’obiettivo del 4,5 per cento) principalmente per gli effetti della contabilizzazione del Superbonus 110%, l’agevolazione fiscale per gli interventi di ristrutturazione che migliorano l’efficienza energetica di case e condomini, ha spiegato Giorgetti. «In assenza di questa contabilizzazione avremmo raggiunto l’obiettivo dichiarato in sede di DEF», ha aggiunto il ministro. Per il 2024 è stato fissato l’obiettivo del 4,3 per cento.

Il debito pubblico è «stabilizzato» e non è diminuito come auspicato per «il conto da pagare dei bonus edilizi».

Per il tasso di disoccupazione la NADEF prevede che per il 2024 sarà del 7,3 per cento, inferiore al 7,6 per cento previsto per il 2023.

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