L’Ucraina dice di aver ucciso il comandante della flotta russa nel Mar Nero nell’attacco di venerdì a Sebastopoli
L’Ucraina dice di aver ucciso Viktor Sokolov, comandante della flotta russa nel Mar Nero, nell’attacco missilistico compiuto venerdì nel porto di Sebastopoli, in Crimea, la regione dell’Ucraina annessa illegalmente alla Russia nel 2014. Lo hanno comunicato le forze speciali dell’esercito ucraino in un messaggio sul proprio canale Telegram, in cui hanno scritto che oltre a Sokolov nell’attacco sono state uccise altre 34 persone e ne sono state ferite 105.
Venerdì mattina un missile ucraino aveva colpito la base della flotta russa a Sebastopoli, un’importante città portuale in cui la Russia tiene ormeggiate molte navi militari utilizzate durante la guerra contro l’Ucraina. Inizialmente il capo dell’agenzia di intelligence militare dell’Ucraina, Kyrylo Budanov, aveva detto che nell’incendio provocato dall’attacco erano state uccise nove persone e ne erano state ferite sedici, ma non aveva dato conferma della notizia della presunta morte di Sokolov; il ministero della Difesa russo invece aveva detto solo che una persona che lavorava nell’edificio risultava dispersa. Al momento le autorità russe non hanno confermato l’uccisione di Sokolov.
Commander of the Russian Black Sea Fleet admiral Viktor Sokolov died in the missile strike on the Fleet's headquarters, along with 34 more officers. 105 more were wounded. The building is not suitable for restoration – Special Operations Forces of Ukraine. pic.twitter.com/2EQHl7WxJy
— Anton Gerashchenko (@Gerashchenko_en) September 25, 2023
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