La Francia ritirerà i propri soldati dal Niger
Lo ha annunciato domenica il presidente francese Emmanuel Macron, a quasi due mesi dal colpo di stato
Domenica il presidente francese Emmanuel Macron ha annunciato che la Francia ritirerà i propri soldati e il proprio personale diplomatico dal Niger, il paese dell’africa subsahariana in cui a inizio agosto l’esercito ha preso il potere con un colpo di stato. Macron ha detto che la cooperazione militare col Niger «è finita» e che i soldati francesi (circa 1.500) lasceranno il paese «nei prossimi mesi», probabilmente entro la fine dell’anno: il ritiro dei soldati francesi era una richiesta esplicita del nuovo governo, insediato e sostenuto proprio dall’esercito.
I 1.500 soldati francesi in Niger erano impegnati principalmente in operazioni di contrasto all’estremismo islamico diffuso in tutta la regione del Sahel (alcuni di questi gruppi sono affiliati allo Stato Islamico o ad al Qaida). Prima del colpo di stato il Niger era rimasto uno dei pochi paesi ancora governati da un presidente vicino ai governi occidentali, ma il colpo di stato si era caratterizzato fin da subito per forti sentimenti antifrancesi. Nei giorni immediatamente successivi erano circolate diverse immagini di sostenitori della giunta che agitavano cartelli o cantavano slogan contro la Francia. Molti di loro inneggiavano alla Russia, agitando bandiere russe o cartelli con scritto «abbasso la Francia, viva Putin».
Macron ha aggiunto che l’ambasciatore francese e una serie di altri membri dello staff diplomatico francese attualmente presente nel paese lasceranno il Niger già nelle prossime ore. Anche il ritiro del personale diplomatico francese era una richiesta del nuovo governo del Niger, che finora Macron si era rifiutato di accogliere. A fine agosto la giunta aveva dato all’ambasciatore francese Sylvain Itte 48 ore per andarsene: scaduto il termine senza che la Francia lo richiamasse la giunta gli aveva revocato l’immunità diplomatica.
Nelle ultime settimane le tensioni tra i due paesi avevano continuato a intensificarsi. Macron ha annunciato il ritiro di soldati e personale diplomatico in un’intervista su France 2, canale televisivo pubblico francese. Ha detto che il ritiro dei soldati avverrà «pacificamente» e in coordinamento con la giunta militare al governo in Niger. Macron ha anche detto di aver informato della propria decisione il presidente deposto, Mohamed Bazoum, che era stato democraticamente eletto: ha detto di considerarlo «un ostaggio» e «l’unica autorità legittima» del Niger.