Un’amicizia vera tra capi di Stato
Sergio Mattarella e il presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier si vedono spesso e quando parlano del loro rapporto lo fanno in un modo che non suona di circostanza
I due capi di Stato di Italia e Germania, Sergio Mattarella e Frank-Walter Steinmeier, negli ultimi due giorni sono stati insieme in Sicilia, ufficialmente per alcuni incontri istituzionali. Ma un po’ anche perché i due vanno oggettivamente molto d’accordo, e quando possono organizzano volentieri reciproche visite in Italia e Germania.
È difficile trovare un altro capo di Stato o leader politico che Mattarella abbia incontrato più spesso di Steinmeier. Escludendo le riunioni internazionali obbligate, dal 2019 a oggi Mattarella e Steinmeier si sono visti “da soli” in incontri pubblici per sei volte, mai per necessità o ragioni contingenti (e in mezzo c’è stata la pandemia). La frequenza dei loro incontri spicca anche perché nessuno dei due ha ruoli operativi e di governo, perciò le visite, le conferenze stampa congiunte e le dichiarazioni amichevoli hanno un significato politico limitato, e più che altro simbolico.
Due capi di Stato non devono avere per forza un rapporto, come accade invece ai capi di governo: ma Mattarella e Steinmeier ce l’hanno, lo coltivano regolarmente ed è molto solido. Dei loro incontri ci sono tante foto in cui appaiono sempre sorridenti e felici, in un atteggiamento rilassato e confidenziale abbastanza raro per quei contesti. Insieme fanno un sacco di cose diverse: ci sono foto di Mattarella e Steinmeier a teatro o in un museo, foto di Mattarella e Steinmeier che inaugurano una targa, foto di Mattarella e Steinmeier che guardano verso il Vesuvio da una terrazza (in cima a questo articolo).
In altre invece sembrano agire perfettamente coordinati, come capita solo alle coppie di amici molto affiatati: in una salutano entrambi con la mano destra guardando nella stessa direzione sorridenti; in un’altra guardano insieme verso il basso soddisfatti, entrambi tenendo le mani congiunte; in un’altra ancora si salutano da lontano durante la pandemia con la mano destra sul cuore, in una posa che sembra quasi studiata.
Il loro rapporto comunque non è un segreto, e anzi entrambi ripetono volentieri pubblicamente di essere proprio amici, ma in un modo che non suona di circostanza, diverso dalle formule istituzionali che si sentono di solito. A ottobre del 2021 Steinmeier disse a Repubblica: «Noi non potremo avere perfetta vita senza amici, si dice nella Divina Commedia di Dante. In politica non si trovano tanto spesso amici. Maggiore è, pertanto, la gioia che provo nell’aver trovato un amico in Sergio Mattarella».
Tra i due ci sono molte similitudini, nonostante Steinmeier sia più giovane di 15 anni rispetto a Mattarella, che ne ha 82. Sono entrambi due tipi riservati e convinti europeisti, esercitano il proprio ruolo con prudenza e con la consapevolezza che è poco operativo ma di garanzia, con un alto valore simbolico. Lo stesso Steinmeier spiegò brevemente le ragioni della loro sintonia sempre a Repubblica, descrivendo Mattarella come «un presidente con i medesimi principi» e «un amico che è al cento per cento un convinto europeista, e che garantisce che l’Italia rimanga un partner affidabile e forte in Europa».
Il portavoce di Mattarella, Giovanni Grasso, racconta che i due si danno abitualmente del tu ormai da tempo (non è un’assoluta rarità, ma nemmeno una consuetudine) e che si sentono spesso per telefono anche durante l’anno. Steinmeier parla bene l’italiano.
Si sono conosciuti per la prima volta di persona in occasione del Gruppo Arraiolos del 2017, l’annuale riunione informale tra i capi di Stato europei senza ruoli operativi e di governo, cioè tutti quelli delle repubbliche parlamentari e di alcune semipresidenziali. Al Gruppo Arraiolos non c’è quindi per esempio il presidente francese Emmanuel Macron, ma nemmeno il re spagnolo Filippo VI. La Germania è naturalmente uno dei paesi con cui l’Italia ha più relazioni commerciali e politiche, ed è quindi piuttosto normale che i due si siano avvicinati, anche considerata l’assenza dei rappresentanti di alcuni altri importanti alleati dell’Italia. Ora alle riunioni del Gruppo Arraiolos si fanno fotografare insieme spesso e sono soliti incontrarsi anche al di fuori degli impegni formali.
Nel corso delle vacanze di Natale dello scorso anno, Steinmeier e la sua famiglia sono stati ospitati da Mattarella in forma privata per un pranzo nel Belvedere al Torrino del Quirinale, la residenza del presidente della Repubblica a Roma.
Al di là della sfera personale, comunque, l’amicizia tra Mattarella e Steinmeier e la rispettiva longevità alla presidenza hanno garantito continuità alle relazioni tra Italia e Germania, anche in periodi complicati dal punto di vista politico: come durante il governo Lega-Movimento 5 Stelle, tra il 2018 e il 2019, quando i leader del governo se la prendevano con la cancelliera tedesca Angela Merkel, in particolare sull’accoglienza dei paesi europei alle persone migranti che arrivavano via mare in Italia.
Ma di fatto sta succedendo anche in questo periodo, sempre per gli stessi motivi. La scorsa settimana il governo tedesco aveva detto di aver sospeso i cosiddetti “ricollocamenti volontari” dei migranti che arrivano nell’Unione Europea, accusando l’Italia di non rispettare gli accordi internazionali; dopo pochi giorni aveva cambiato idea. I due capi di stato non sembrano indifferenti a queste tensioni, e dopo un colloquio con Steinmeier mercoledì Mattarella ha ribadito la necessità per i due paesi di «lavorare insieme», sottolineando come entrambi abbiano molte richieste d’asilo da gestire. Steinmeier ha detto di voler «ringraziare l’Italia per avere mostrato negli ultimi anni tanta responsabilità umanitaria».
Steinmeier è presidente federale della Germania dal marzo del 2017, rieletto per un secondo mandato nel 2022. Prima era stato a lungo deputato e capogruppo del partito socialdemocratico (SPD), il principale partito di centrosinistra tedesco. Mattarella invece è presidente della Repubblica dal 2015, e anche lui è stato rieletto nel 2022 per un secondo mandato. Nel periodo fino al 2017 ebbe modo di conoscere il predecessore di Steinmeier, Joachim Gauck, con cui aveva ottimi rapporti ma che incontrò poche volte e solo per ragioni istituzionali.
Questo mercoledì Mattarella e Steinmeier hanno visitato insieme il Castello Maniace di Ortigia, la parte vecchia di Siracusa, poi hanno avuto un colloquio formale con le rispettive delegazioni al seguito e infine hanno partecipato alla cerimonia del “Premio dei presidenti per la cooperazione comunale tra Italia e Germania”: un riconoscimento che si sono inventati loro due nel 2020 per sostenere economicamente i comuni italiani e tedeschi gemellati.