La Corea del Sud ha approvato nuove leggi per tutelare gli insegnanti
Dopo mesi di proteste per alcuni suicidi e contro le lamentele e le minacce verbali da parte dei genitori degli studenti
l’Assemblea nazionale della Corea del Sud, il parlamento monocamerale del paese, ha approvato quattro nuove leggi per tutelare gli insegnanti dal bullismo e dalle pressioni legate allo stress lavorativo. Le nuove norme sono state introdotte a causa delle ripetute manifestazioni organizzate negli ultimi mesi per protestare contro una serie di suicidi tra gli insegnanti, che i loro familiari e colleghi hanno attribuito in parte ai carichi eccessivi di lavoro e in parte alle lamentele o alle minacce verbali da parte dei genitori degli studenti. Le proteste erano andate avanti per settimane e avevano coinvolto decine di migliaia di docenti in tutto il paese.
In particolare una di queste leggi prevede che un insegnante non possa essere automaticamente sospeso qualora venga accusato di abusi nei confronti di un bambino o una bambina, come previsto finora dalla legge sulla protezione dei minori del 2014, ma solo dopo opportune indagini. Al contempo, in base alle nuove leggi, i presidi delle scuole non potranno più ignorare o nascondere situazioni che potrebbero comportare violazioni dei diritti degli insegnanti. Le nuove leggi riconoscono anche aiuti economici ai docenti che devono affrontare cause legali per accuse legate alla loro condotta sul lavoro.
Le prime manifestazioni di protesta erano state organizzate a causa della morte di un’insegnante di una scuola elementare di Seul che era stata trovata morta a metà luglio per presunto suicidio: la donna, di 23 anni, aveva espresso una forte ansia legata al carico eccessivo di lavoro e alle lamentele da parte dei genitori.
Nelle settimane successive sia a Seul che in altre città c’erano state veglie e manifestazioni molto partecipate, organizzate in risposta ad altri casi di suicidi o presunti suicidi tra gli insegnanti. In seguito alle proteste di luglio e agosto, il governo sudcoreano aveva proposto una serie di provvedimenti per rafforzare l’autonomia degli insegnanti, per esempio dando loro il permesso di allontanare dall’aula gli studenti che disturbavano le lezioni. Nel frattempo il ministero dell’Istruzione aveva istituito una task force per studiare nuove misure per la loro tutela.
Il sindacato nazionale degli insegnanti e del personale che si occupa di formazione si è detto soddisfatto delle nuove leggi. Alcuni docenti tuttavia hanno fatto notare che avrebbero desiderato l’introduzione di provvedimenti contro i genitori che accusano gli insegnanti di abusi contro i loro figli in maniera pretestuosa.
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Dove chiedere aiuto
Se sei in una situazione di emergenza, chiama il numero 112. Se tu o qualcuno che conosci ha dei pensieri suicidi, puoi chiamare il Telefono Amico allo 02 2327 2327 oppure via internet da qui, tutti i giorni dalle 10 alle 24.
Puoi anche chiamare l’associazione Samaritans al numero 06 77208977, tutti i giorni dalle 13 alle 22.