La prigione del Venezuela gestita per anni da un gruppo criminale
Il governo ne ha ripreso il controllo mercoledì: al suo interno i detenuti avevano costruito una piscina, uno zoo e una discoteca
Mercoledì il governo del Venezuela ha annunciato di aver ripreso il controllo di una prigione gestita da tempo da un potente gruppo criminale, che l’aveva trasformata nel proprio quartier generale facendo costruire al suo interno anche una piscina, uno zoo e una discoteca. L’operazione per riprendere il controllo della prigione ha coinvolto 11mila persone tra poliziotti e soldati.
La prigione si trova a Tocoron, a sud ovest di Caracas, la capitale del Venezuela, e il gruppo che ne aveva preso il controllo si chiama Tren de Aragua. È uno dei gruppi criminali più potenti del Venezuela, con circa 5mila membri, diverse ramificazioni all’estero ed è accusato di reati che includono tratta di esseri umani e di droga.
Il gruppo aveva preso il controllo della prigione da alcuni anni: ne aveva raddoppiato le dimensioni, facendo costruire al suo interno spazi per il tempo libero e lo svago, come sale da gioco, uno zoo con animali esotici, uno spazio per fare scommesse sulle corse dei cavalli, una discoteca e una specie di banca. Nella prigione i detenuti potevano muoversi liberamente e in molti casi al suo interno si erano trasferite anche le loro famiglie. Durante l’operazione di sgombero la polizia ha trasportato all’esterno della prigione anche numerose motociclette e televisori, tra le altre cose.
La giornalista venezuelana Ronna Risquez, che ha seguito molto il caso, ha detto che la prigione era diventata di fatto una specie di «piccola città», da cui il gruppo gestiva i propri affari criminali sia in Venezuela che all’estero.
🇻🇪 | Hasta un zoológico había dentro de la cárcel de Tocorón en Venezuela. pic.twitter.com/knVdz2S4eP
— Alerta Mundial (@AlertaMundoNews) September 20, 2023
Il leader del gruppo, Hector Guerrero Flores, era recluso nella prigione di Tocoron dal 2013, dopo una condanna a 17 anni per omicidio e traffico di droga. Risquez ha detto ad Al Jazeera che, da quando il suo gruppo aveva assunto la gestione della prigione, Flores entrava e usciva liberamente. Non è chiaro dove si trovi al momento, se sia fuggito durante l’operazione o se sia stato arrestato dalle forze dell’ordine.
Il ministero dell’Interno venezuelano non ha dato molti dettagli su come concretamente si sia svolta l’operazione. L’esercito ha detto che è morta una persona, ma per il resto non sembra che gli agenti abbiano incontrato grossi ostacoli e il presidente venezuelano Nicolás Maduro ha definito l’operazione «veloce e pulita». Tenendo conto che poliziotti e soldati dovevano sgomberare un’intera prigione da uno dei gruppi criminali più potenti del Venezuela sono state fatte ipotesi su eventuali negoziazioni e trattative attuate tra il governo e Tren de Aragua. Il governo venezuelano ha detto che ora procederà con una «seconda fase» dell’operazione, in cui verrà «catturato ogni singolo criminale fuggito».