Gli Stati Uniti permetteranno a quasi 500mila migranti venezuelani di lavorare legalmente nel paese per un anno e mezzo
Mercoledì sera l’amministrazione del presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha fatto sapere che centinaia di migliaia di migranti venezuelani che si trovano già in territorio statunitense potranno vivere e lavorare legalmente nel paese. Il provvedimento riguarderà circa 472mila persone venezuelane che sono arrivate negli Stati Uniti prima dello scorso 31 luglio e durerà 18 mesi. Circa 110mila di queste persone si trovano nello stato di New York.
Alejandro Mayorkas, segretario del dipartimento di Sicurezza interna degli Stati Uniti, ha motivato la decisione sostenendo che l’attuale situazione del Venezuela non permetterebbe a queste persone un «rientro sicuro». In un comunicato congiunto il senatore Chuck Schumer e il deputato Hakeem Jeffries, leader dei Democratici al Senato e alla Camera, hanno detto che la decisione «contribuirà anche a ridurre i costi relativi alle politiche di alloggio per i richiedenti asilo a carico dei contribuenti di New York». A gennaio l’amministrazione di Biden aveva annunciato un piano per permettere a 30mila migranti provenienti da Cuba, Haiti, Nicaragua e Venezuela di entrare negli Stati Uniti legalmente ogni mese, per due anni.
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