Il parlamento iraniano ha approvato una legge che prevede pene fino a 10 anni di carcere per le donne che non indossano il velo in pubblico
Il parlamento iraniano ha approvato una legge che aumenta molto le pene per le donne che non indossano il velo islamico, o hijab, in pubblico. Per entrare in vigore dovrà essere approvata anche dal Consiglio dei guardiani della Costituzione, un organo formato da teologi e giuristi vicino agli ultraconservatori, e non ci sono molti dubbi che ciò avverrà.
La legge prevede multe molto ingenti (fra i 4mila e gli 8mila euro) per le donne che non portano il velo e fino a 10 anni di prigione per chi non rispetti questa regola “in forma organizzata e incoraggi altri a seguirne l’esempio”. Ora le pene sono una multa fra 10 centesimi e 10 euro oppure da 10 giorni a due mesi di carcere.
La legge, che entrerà in vigore per un periodo di prova di tre anni, aumenta le pene anche per i proprietari di negozi che servono persone che violano il codice di abbigliamento e i proprietari delle auto su cui viaggiano donne senza velo.
L’anno scorso in Iran c’erano state grandi proteste contro il regime teocratico e le rigide regole imposte sull’abbigliamento. Le manifestazioni erano nate in seguito alla morte di una ragazza, Mahsa Amini, arrestata dalla polizia religiosa per non aver indossato correttamente il velo.
Il regime aveva risposto con una violente repressione: si stima che almeno 500 manifestanti siano stati uccisi negli scontri, migliaia feriti, almeno 20mila arrestati, con ricorrenti testimonianze di abusi, torture e stupri nelle carceri e nei centri di detenzione. Sette degli arrestati sono stati condannati a morte, per impiccagione.
– Leggi anche: In Iran la tentata rivoluzione si è trasformata in resistenza