Le foto della Domus Tiberiana, riaperta dopo quasi cinquant’anni
È considerata il primo grande palazzo imperiale di Roma, su cui sono stati fatti lunghi e importanti interventi di restauro
Il 21 settembre a Roma ha riaperto al pubblico la Domus Tiberiana, un monumento nel parco archeologico del Colosseo considerato il primo palazzo imperiale, riconoscibile per le sue grandi arcate che si estendono sul colle Palatino. Era rimasta chiusa per quasi cinquant’anni a causa di gravi problemi strutturali che resero necessari molti interventi di restauro, ora completati.
La struttura si affaccia sul Foro Romano, nel centro di Roma. Fu costruita nel I secolo d.C. ed è poi stata modificata e ampliata più volte: oltre alla parte residenziale sono presenti aree di culto, aree di servizio e alcuni giardini.
La Domus Tiberiana sorge sul versante del colle Palatino che in antichità era più ambito dalle famiglie aristocratiche romane, dato che si trova in una posizione facilmente accessibile direttamente dalla valle del Foro Romano. Secondo le indagini archeologiche la costruzione del palazzo iniziò dopo il grande incendio del 64 d.C., quindi durante l’epoca dell’imperatore Nerone, e la struttura fu poi ampliata e modificata sotto Domiziano, tra l’81 e il 96, e Adriano, tra il 117 e il 138.
Nel VII secolo fu scelta come sede pontificia da papa Giovanni VII, e rimase poi abbandonata per molto tempo. Nel XVI secolo la famiglia Farnese, strettamente legata al ducato di Parma e Piacenza, realizzò sulle sue terrazze gli Horti Farnesiani, un sistema di giardini e scale che voleva richiamare gli ideali di natura, bellezza e arte tipici dei giardini romani.
All’interno della struttura è stato organizzato l’allestimento museale Imago Imperii, che si sviluppa su 13 spazi espositivi e racconta la storia della Domus Tiberiana. Nelle ore serali la struttura verrà illuminata con un sistema di illuminazione a led. Il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano ha definito la riapertura della Domus Tiberiana un «risultato storico», e ha detto che il ministero continuerà a investire sul complesso del parco archeologico del Colosseo.