• Questo articolo ha più di 1 anno
  • bits
  • Mondo
  • Lunedì 18 settembre 2023

La Tunisia ha cacciato 500 migranti dalla città di Sfax

(AP Photo)
(AP Photo)

Le autorità tunisine hanno fatto sapere di aver cacciato circa 500 migranti provenienti dall’Africa sub-sahariana dalla città di Sfax. Quello di Sfax è il principale porto da cui partono le imbarcazioni dei migranti diretti verso l’Europa. I migranti sarebbero stati scortati in piccoli gruppi verso «località rurali e altre città», secondo il portavoce di una ONG sentito da AFP. Da sabato le autorità tunisine stanno compiendo molte azioni contro i migranti nel paese: sono state arrestate 200 persone, che avrebbero cercato di organizzare un viaggio clandestino verso l’Italia.

In passato i migranti espulsi da Sfax erano stati abbandonati nelle zone desertiche al confine fra la Tunisia e la Libia, ma non ci sono stime né dati ufficiali per dire con più precisione quanti siano stati i migranti coinvolti. Dall’inizio di luglio la Tunisia conduce massicce campagne per arrestare e trasferire forzatamente i migranti dalla città di Sfax ai paesi vicini, abbandonandoli nel deserto senza acqua né cibo.

– Leggi anche: I migranti abbandonati nel deserto dalle autorità della Tunisia

Dall’inizio dell’anno la situazione dei migranti in Tunisia è molto peggiorata. A febbraio il presidente autoritario della Tunisia, Kais Saied, ha pronunciato un discorso molto aggressivo contro i migranti subsahariani, descritti come una minaccia demografica per la popolazione della Tunisia, principalmente araba. Da allora i migranti subiscono spesso violenze e abusi da parte della popolazione e della polizia, e molti di loro hanno perso la casa e il lavoro.