Due navi per il trasporto merci sono arrivate in un porto ucraino per la prima volta dall’interruzione dell’accordo sul grano, nonostante il blocco imposto dalla Russia
Sabato due navi per il trasporto delle merci sono arrivate a Chornomorsk, una città portuale ucraina poco a sud della più grande Odessa, sul Mar Nero: è la prima volta che delle navi civili riescono ad arrivare in un porto ucraino da quando la Russia si è ritirata dal cosiddetto accordo sul grano, quello che da luglio del 2022 aveva permesso per circa un anno alle navi cariche di cereali ucraini di lasciare l’Ucraina in sicurezza nonostante la guerra. Le autorità portuali ucraine hanno fatto sapere che a Chornomorsk le navi devono caricare 20mila tonnellate di grano e altri cereali destinate ai mercati mondiali. Nei prossimi giorni saranno consegnate a Egitto e Israele.
L’Ucraina è uno dei più grandi esportatori di cereali, ortaggi e olio di semi al mondo, che fornisce a molti paesi anche attraverso un programma dell’ONU per combattere la fame e la malnutrizione. Nei primi mesi dell’invasione russa in Ucraina le esportazioni erano state bloccate dalla Russia, provocando una crisi alimentare molto grave soprattutto in Medio Oriente e Africa. Poi Russia e Ucraina avevano trovato un accordo mediato dal’ONU per far partire comunque le navi con le derrate alimentari, da cui la Russia si è ritirata lo scorso luglio tornando a esercitare un blocco sui principali porti ucraini sul Mar Nero.
Non è chiaro come potrà reagire la Russia alla ripresa delle esportazioni decisa unilateralmente dall’Ucraina: l’operazione in corso è considerata un test importante per capire se l’Ucraina sia in grado di aggirare il blocco russo senza gravi conseguenze. Negli ultimi mesi la Russia ha minacciato più volte ripercussioni e ha attaccato con grande frequenza i porti e le infrastrutture ucraine per la conservazione delle derrate alimentari. L’ONU ha accolto positivamente l’iniziativa ucraina, precisando però di non essere coinvolta nell’operazione.