Uno dei grattacieli più noti di Khartum è stato incendiato durante i combattimenti tra l’esercito e i paramilitari sudanesi

La Greater Nile Petroleum Oil Company Tower di Khartum il 21 aprile 2023 (© Mohamed Khidir/Xinhua via ZUMA Press, ANSA)
La Greater Nile Petroleum Oil Company Tower di Khartum il 21 aprile 2023 (© Mohamed Khidir/Xinhua via ZUMA Press, ANSA)

Domenica la Greater Nile Petroleum Oil Company Tower, uno dei grattacieli più rappresentativi dello skyline di Khartum, la capitale del Sudan, è stato gravemente danneggiato da un incendio durante i combattimenti tra l’esercito e le Rapid Support Forces (RSF), il gruppo paramilitare che da aprile sta cercando di ottenere il controllo del paese. Non è chiaro come si sia sviluppato l’incendio; per il momento non ci sono notizie riguardo a persone ferite o morte a causa dei danni al palazzo.

La costruzione della Greater Nile Petroleum Oil Company Tower era terminata nel 2010. Il grattacielo è alto 18 piani ed è la sede della compagnia petrolifera a cui deve il suo nome.

Sia Khartum che altre città del Sudan sono state gravemente danneggiate in questi mesi dalla guerra civile in corso, che secondo le Nazioni Unite ha fatto emigrare dal paese più di un milione di persone. È difficile conoscere il numero esatto delle persone morte per la guerra perché molti ospedali sono chiusi e le amministrazioni locali non sono in grado di fornire conteggi ufficiali. Stando ai dati raccolti dall’ONU fino ad agosto sono state uccise più di 4mila persone.

Sabato le RSF hanno attaccato alcune aree di Khartum controllate dall’esercito e oltre alla Greater Nile Petroleum Oil Company Tower sono stati incendiati alcuni edifici governativi. L’esercito a sua volta ha attaccato zone in mano al gruppo paramilitare.