In Germania la CDU si è alleata temporaneamente con l’estrema destra di AfD
Nello stato della Turingia il principale partito conservatore ha rotto l'isolamento politico nei confronti della destra radicale, tra critiche e preoccupazioni
In Germania la CDU, il principale partito conservatore, è al centro di grosse critiche a livello nazionale dopo che venerdì nel parlamento locale della Turingia, stato nella zona centro-orientale del paese, i suoi membri hanno votato insieme a quelli del partito di estrema destra Alternativa per la Germania (AfD) per approvare una legge. Il provvedimento riguardava l’abbassamento di un’imposta sull’acquisto di immobili in Turingia, dal 6,5 al 5 per cento.
Una possibile collaborazione tra i due partiti è molto criticata da una parte della politica e della popolazione tedesca per via delle idee estremiste di AfD, un partito che ha posizioni razziste e omofobe che ha origine da gruppi neonazisti. L’impressione di alcuni è che questa prima apertura della CDU ad AfD possa essere solo l’inizio di una collaborazione più ampia nel prossimo futuro.
I partiti di centrosinistra hanno criticato duramente la decisione della CDU in Turingia di collaborare con AfD, ma negli ultimi mesi la possibilità di alleanze e maggiori collaborazioni con AfD aveva già creato un grosso dibattito anche all’interno della stessa CDU: molti suoi membri hanno escluso categoricamente di poter lavorare con AfD, parlando di un’incompatibilità di fondo. A livello nazionale la CDU ha ribadito di non avere intenzione di fare alleanze con AfD, anche se lo scorso luglio il leader del partito Friedrich Merz in un’intervista aveva alluso alla possibilità di farlo a livello locale, ricevendo già allora molte critiche.
In Turingia c’è un governo di minoranza formato da una coalizione composta dal partito di sinistra Die Linke (“La Sinistra”, appunto), dai socialdemocratici (SPD, il principale partito del governo nazionale) e dai Verdi. Insieme i tre partiti hanno 42 seggi, meno della metà dei 90 complessivi. Il primo partito è Die Linke, con 27 seggi. AfD e CDU hanno rispettivamente 22 e 21 seggi ciascuno, ma sono riusciti a far approvare la legge per ridurre la tassa sull’acquisto di immobili grazie anche ai voti dei liberali di FDP, che hanno 5 seggi. Gli esponenti nazionali di FDP si sono dissociati esplicitamente dalla decisione di votare insieme ad AfD presa dal partito locale, con cui comunque sono in corso da tempo divisioni.
Tutti i partiti tedeschi, a prescindere dagli schieramenti, in questi anni hanno praticato una sorta di isolamento politico nei confronti di AfD, considerata una forza illiberale e antidemocratica. È una convenzione non scritta che si è imposta nel tempo, ma che finora era sempre stata rispettata: per questo l’approvazione della legge in Turingia ha suscitato reazioni così dure. Venerdì il cancelliere Olaf Scholz, dell’SPD, ha detto che «non deve esserci alcuna cooperazione con questi nemici della democrazia». Katja Mast, la capogruppo in parlamento dell’SPD, ha parlato di «fallimento storico» per la CDU. La parlamentare dei Verdi Katrin Göring-Eckardt ha detto che la CDU della Turingia ha «rotto un tabù».
Il presidente della Turingia Bodo Ramelow, di Die Linke, ha detto che questo è stato «il giorno più buio nella mia lunga carriera parlamentare» e che la CDU avrebbe potuto consultarsi con lui e il suo governo se avesse voluto approvare quella legge, senza doversi alleare con AfD.
Il leader nazionale della CDU Merz ha difeso la decisione del partito locale, sostenendo che non ci sia stata alcuna alleanza e che i suoi membri abbiano semplicemente votato quello che gli sembrava più giusto. Ci sono comunque state alcune contestazioni interne nella CDU, ma il leader del partito in Turingia, Mario Voigt, le ha respinte dicendo di non poter fare bene il suo lavoro di opposizione locale se per ogni decisione deve confrontarsi con il partito nazionale. Voigt ha detto che «la gente è stufa di questi giochi dei partiti», in riferimento all’isolamento verso AfD, e ha fatto capire che con questa legge punta a riportare verso la CDU l’elettorato passato in questi anni ad AfD.
La CDU è lo storico partito di centrodestra tedesco, che ha dominato la politica del paese per oltre 15 anni durante i quattro governi consecutivi dell’ex cancelliera Angela Merkel, l’ultimo dei quali conclusosi alla fine del 2021. È un partito da sempre piuttosto moderato, e nonostante idealmente faccia parte della stessa area di AfD, cioè più a destra che a sinistra, le sue posizioni sono sempre state molto lontane da quelle di AfD. Fino a poco tempo fa non sembrava possibile nessun tipo di avvicinamento tra i due partiti.
AfD invece esiste solo dal 2013, ma si è fatto fin da subito molto notare perché i suoi membri – anche quelli più influenti – hanno fatto negli anni ripetute dichiarazioni negazioniste nei confronti dell’Olocausto, assunto posizioni di nazionalismo estremo e di xenofobia, soprattutto nei confronti delle persone musulmane. Diversi suoi membri sono al momento sotto indagine in Germania per i loro atteggiamenti estremisti.
Negli ultimi anni AfD ha guadagnato moltissimi consensi, anche a discapito della CDU: quando era stato eletto a capo della CDU a novembre del 2021, Merz aveva lasciato intendere di voler spostare il partito più a destra e azzerare i consensi per AfD. Non sembra ci stia riuscendo: al momento AfD è dato dai sondaggi intorno al 20 per cento ed è il primo partito in vari stati in cui si voterà l’anno prossimo. Il consenso per AfD sembra particolarmente alto nelle zone dell’ex Germania est, dove il contesto economico e sociale è più problematico e in cui negli ultimi anni la fiducia nei partiti più istituzionali si è molto ridotta.
La Turingia in particolare è uno stato dove da anni AfD va meglio: attualmente è dato dai sondaggi come primo partito, con il 34 per cento dei consensi. Il leader locale di AfD, Björn Höcke, è noto per essere uno degli esponenti del partito più controversi ed estremi, ed è attualmente sotto processo per aver usato slogan nazisti in un suo discorso.
Proprio in Turingia meno di tre mesi fa AfD ha ottenuto la sua prima vittoria in un voto locale, ottenendo l’elezione di un presidente in un circondario dello stato (una specie di equivalente delle province italiane). Le prossime elezioni statali saranno tra circa un anno.
– Leggi anche: Il volantino antisemita degli anni Ottanta che potrebbe cambiare le elezioni in Baviera