Drew Barrymore è nei guai per non aver rispettato lo sciopero degli sceneggiatori
L'attrice ha registrato comunque il suo programma, attirandosi accuse e perdendo la possibilità di presentare un premio importante
L’attrice Drew Barrymore è stata molto criticata per aver ricominciato a girare il programma che conduce e che porta il suo nome, il Drew Barrymore Show, nonostante lo sciopero degli sceneggiatori in corso negli Stati Uniti. I nuovi episodi del programma, che consiste in interviste a celebrità, è prodotto da CBS ed è in onda su varie reti televisive americane, sono stati scritti senza la collaborazione dei tre autori interni aderenti al sindacato in sciopero. Una scelta che secondo molti che hanno criticato Barrymore viola il patto di solidarietà fra i lavoratori americani dello spettacolo più volte invocato in queste settimane.
Fra gli altri, gli organizzatori dei National Book Awards, assieme ai Pulitzer il più importante premio letterario statunitense, hanno annunciato di aver cancellato il contratto di Barrymore come presentatrice della premiazione, programmata per venerdì. La decisione di Barrymore è stata giudicata incompatibile con un evento dedicato fondamentalmente alla celebrazione della scrittura e degli scrittori.
Drew Barrymore è un’attrice, presentatrice, produttrice e scrittrice, famosa fin da bambina per la sua partecipazione a E.T., di Steven Spielberg. Ha avuto ruoli in molti film famosi fra gli anni Novanta e i primi del Duemila, fra cui Charlie’s Angels, Batman Forever, Scream. Dal 2020 conduce uno show che porta il suo nome prodotto da CBS, incentrato sulle interviste e caratterizzato da un tono particolarmente ottimista.
Al momento a Hollywood sono stati indetti due scioperi paralleli: a maggio era iniziato quello del sindacato degli sceneggiatori, e a luglio quello del sindacato degli attori. Barrymore aderisce al sindacato degli attori, ma con un contratto diverso, come presentatrice televisiva, che è stato approvato dal sindacato l’anno scorso. La sua categoria quindi non partecipa direttamente allo sciopero, che riguarda il rinnovo del contratto degli attori, pur essendovi coinvolta indirettamente: per esempio, nel programma non saranno promossi film e programmi i cui attori stanno scioperando, in base alle regole dello sciopero che Barrymore stessa aveva detto di voler rispettare.
Nonostante tecnicamente il comportamento dell’attrice non violi alcuna direttiva sindacale, fuori dallo studio dove è stata girata la prima puntata del programma è stato organizzato un picchetto: hanno partecipato i tre sceneggiatori in sciopero e circa venti membri dello staff della trasmissione. Secondo loro, la decisione della presentatrice di ricominciare le riprese con materiale scritto da sceneggiatori esterni al sindacato viola lo spirito dello sciopero.
Anche alcune persone del pubblico, venute ad assistere alle riprese, hanno mostrato solidarietà. Alcuni hanno detto sui social che gli è stato impedito di assistere per aver indossato spille del sindacato che avevano ricevuto dai lavoratori del picchetto. Il programma, tramite un comunicato, ha detto che non era stato possibile farli partecipare per motivi di sicurezza, e che sono stati offerti loro biglietti per le riprese di un’altra puntata.
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Quello di Barrymore è un programma del cosiddetto daytime, ossia la fascia oraria del mattino e del pomeriggio. Il suo formato richiama quello dei programmi di interviste serali, solitamente considerati come uno spazio più prestigioso nella programmazione televisiva americana. Molti non riprenderanno la programmazione dopo la pausa estiva, perché ricorrendo più spesso ai monologhi fanno maggiore affidamento sugli autori, e perché per ora nessun presentatore ha voluto ricominciare le riprese. Anzi, di recente cinque dei presentatori più famosi, Stephen Colbert, Jimmy Fallon, Jimmy Kimmel, Seth Meyers e John Oliver, hanno cominciato a registrare un podcast chiamato “Strike Force Five”, i cui ricavi sono destinati al supporto dei loro staff durante lo sciopero.
Quest’anno è la seconda volta che Barrymore non presenta una cerimonia di premiazione a causa degli scioperi: a maggio aveva scelto volontariamente di non partecipare agli MTV Movie and TV Awards, una settimana dopo l’inizio dello sciopero degli sceneggiatori e prima ancora che fosse indetto quello degli attori. A quel tempo, l’attrice era stata apprezzata per il gesto di solidarietà.
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