Tre persone sono morte a causa di un’esplosione in una fabbrica che smaltisce polvere da sparo in Abruzzo, dove nel 2020 per un incidente simile erano già morte altre tre persone

(ANSA/PAOLO RENZETTI)
(ANSA/PAOLO RENZETTI)

Mercoledì tre persone sono morte e altre sono rimaste ferite a causa di un’esplosione nella fabbrica della Esplodenti Sabino, un’azienda che smaltisce e recupera polvere da sparo dagli ordigni bellici e da altri prodotti contenenti esplosivi a Casalbordino, in provincia di Chieti, in Abruzzo. L’esplosione è avvenuta mercoledì attorno alle 12:30. Nel dicembre 2020 altre tre persone erano già morte nello stesso stabilimento per un incidente: una cassa di razzi di segnalazione aveva preso fuoco e l’esplosione aveva investito i lavoratori.

Le indagini per il processo sui fatti del 2020, la cui udienza preliminare è fissata per questo giovedì, avevano rilevato che fra il 2012 e il 2017 per cinque volte si era quasi verificato un incidente. Dieci persone sono indagate, fra le altre cose per omicidio colposo plurimo e per aver violato le norme di prevenzione degli infortuni. Per altri incidenti simili nel 1992 un altro lavoratore era morto nella fabbrica, e nel 2009 due persone erano rimaste gravemente ferite.