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  • Mercoledì 13 settembre 2023

Olivia Rodrigo, nuova popstar

In anni in cui l'industria discografica americana fatica a trovare interpreti di fama duratura, una giovane cantautrice è riuscita ad affermarsi

(Theo Wargo/Getty Images for MTV)
(Theo Wargo/Getty Images for MTV)
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Qualche settimana fa la celebre rivista musicale statunitense Billboard ha pubblicato un lungo reportage per raccontare come un numero crescente di dirigenti dell’industria musicale sia preoccupato della mancanza di nuove grandi popstar. Il problema, dicevano vari discografici intervistati da Elias Leight, è che oggi è possibile che un nuovo cantante abbia una o due canzoni ascoltatissime online – magari grazie a un trend su TikTok o a una canzone ben piazzata in una serie tv – ma non sia abbastanza famoso né da convincere grandi masse di fan a comprare i biglietti per il suo tour, né da essere riconosciuto per strada.

In mezzo a quello che è percepito dall’interno del settore come un momento di declino, non si sa se temporaneo o duraturo, Leight cita però una cantante che negli ultimi anni è riuscita a guadagnare la reputazione di popstar, negli Stati Uniti ma non solo, con straordinaria rapidità: Olivia Rodrigo, che pochi giorni fa ha pubblicato il suo secondo disco, GUTS.

Nata nel 2003 in California da una famiglia filippino-statunitense, Rodrigo è stata per anni famosa soltanto nella nicchia di ragazzini e ragazzine che seguivano le serie prodotte per Disney Channel. Affascinata dal mondo dell’intrattenimento e del cantautorato fin da piccola, Rodrigo ha cominciato a recitare nella serie comica Disney Bizaardvark nel 2016, quando aveva tredici anni, ed è poi stata una delle protagoniste della serie High School Musical: The Musical: The Series, di cui ha scritto una delle canzoni di maggior successo, “All I Want”. Il successo a livello globale è arrivato però per la prima volta nel gennaio del 2021 con “Drivers License”, canzone diventata popolarissima su TikTok e finita al primo posto della classifica di Billboard Hot 100, la più citata e importante della musica statunitense.

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Già con l’uscita del primo album, SOUR, pubblicato nel maggio del 2021, si era cominciato a parlare di Rodrigo come della «voce più promettente della sua generazione» e «l’ultima cantante pop a diventare una superstar dai tempi di Billie Eilish». È stata nominata “Persona di spettacolo dell’anno” dalla rivista TIME nel 2021 e poi “Donna dell’anno” da Billboard l’anno successivo. Ha duettato con Billy Joel e Avril Lavigne. Ai premi Grammy del 2022, che non hanno praticamente nessuna importanza a livello di critica ma certificano successi e rilevanze nell’industria musicale americana, ha vinto in tre categorie, tra cui quella di Miglior artista esordiente.

SOUR, scritto interamente da Rodrigo insieme al collaboratore Dan Nigro, ha vinto quattro volte il disco di platino, il riconoscimento che viene dato ai dischi che raggiungono le 100mila copie vendute o un equivalente in streaming. Ogni singolo che pubblica diventa il sottofondo di migliaia di video su TikTok. Nel 2022 ha suonato sul palco principale di Glastonbury, uno dei più storici e prestigiosi festival inglesi, e il video di lei e Lily Allen che dedicavano la canzone “Fuck you” ai giudici della Corte suprema statunitense che avevano appena annullato il diritto all’aborto è stato virale per giorni.

https://twitter.com/strawberritom/status/1540767592012337152

Rodrigo, insomma, «era già stata consacrata come erede naturale nell’ondata di pop star femminili degli anni post-Lorde e post-Billie Eilish», ha scritto sul New Yorker la giornalista Carrie Battan, riferendosi a due tra le più famose cantanti emerse negli ultimi dieci anni. Ora che è uscito GUTS, Battan dice che col senno di poi «SOUR può essere visto non solo come il debutto di un’artista emergente, ma forse come il più recente tentativo riuscito di far nascere una stella nella storia del pop».

Da parte propria Rodrigo, che il prossimo anno farà un tour mondiale che passerà anche per l’Italia l’estate prossima, sostiene di non essere particolarmente interessata a essere una popstar, intesa come performer e cantante. In un’intervista ha detto che «esiste un archetipo di ciò che una popstar dovrebbe essere, e io non ho mai pensato a me stessa in quei termini, anche se è il termine che la gente usa per descrivermi». A suo dire, la scelta di firmare con l’etichetta discografica Interscope Geffen A&M è stata guidata dal fatto che il direttore esecutivo John Janick ha riconosciuto il suo talento come autrice di testi più che le sue «potenziali qualità da star». Rodrigo ha più volte citato come sue principali ispirazioni musicali, al fianco di grandi musicisti ascoltati da piccola grazie ai genitori come i White Stripes e Alanis Morissette, altre due cantanti spesso celebrate per le proprie doti autoriali, Lorde e Taylor Swift. Sul New York Times, Caryn Ganz ha scritto:

«Rodrigo aveva da tempo ambizioni musicali, ma la traiettoria percorsa normalmente dalle star scoperte inizialmente dalla Disney – Britney Spears, Christina Aguilera o lo scintillante synth-pop e pop-R&B di Justin Timberlake – non faceva per lei. Miley Cyrus e Demi Lovato a un certo punto hanno sperimentato con il proprio gusto per il rock, ma la passione di Rodrigo per questo genere è profondamente radicata. Le sue fondamenta musicali si basano sulle band degli anni Novanta adorate dai suoi genitori. E se oggi la maggior parte del pop è prodotto dal lavoro di un insieme di persone, lei lavora soltanto con Dan Nigro, ex frontman della band emo As Tall As Lions. Alcuni brani del nuovo album sono addirittura registrati dal vivo, accompagnati da una band al completo».

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I testi delle canzoni di Rodrigo sono spesso ironici e quasi sempre malinconici. I suoni ricordano a molti quelli del rock alternativo o dell’emo, sottogenere melodico del punk, anche se i suoi dischi e a volte le singole canzoni contengono ispirazioni e riferimenti anche molto diversi, giustapposti tra loro come succede spesso nel pop fatto e ascoltato da persone più giovani.

Rodrigo «crea una sorta di versione radiofonica del pop-punk con cui sono cresciuti i millennial, quindi a loro ricordano suoni nostalgici e familiari», ha detto alla BBC il giornalista Hugh McIntyre, «mentre gli ascoltatori più giovani stanno scoprendo queste sonorità per la prima volta». Rodrigo ha detto di aver sempre amato la musica rock e di aver a lungo pensato a come farla suonare «fedele a sé stessa» e «femminile», in modo che raccontasse storie intime e di vulnerabilità. In questo senso, dice di dovere molto alle cantanti degli anni Novanta «che non avevano paura di essere arrabbiate e piene di rimorsi e dispettose e ringhianti».

«Parte del suo fascino è che ti permette di sentire tutte le emozioni che vuoi e di non doverle diluire, cosa molto importante dopo gli anni difficili che abbiamo passato», ha detto alla BBC la giornalista musicale Rhian Daly. Molti critici ritengono che il momento in cui la canzone “Drivers Licence” è uscita, nel mezzo della pandemia – mentre tante persone passavano molto più tempo del solito di fronte agli schermi per distrarsi dai frequenti lockdown e cercavano nuovi stimoli interessanti che facessero loro provare qualcosa – abbia contribuito in modo significativo al suo successo.

Anche per la sfacciataggine con cui rielabora e ripropone le sue influenze musicali nelle canzoni, Rodrigo è stata talvolta accusata di plagio, motivo per cui ha aggiunto la band Paramore e Taylor Swift come co-autori rispettivamente di “good 4 U” e “deja vu”.