Una storia di baseball, marketing e collezionismo
La battuta di uno dei giocatori più seguiti della Major League ha colpito la pubblicità di una marca di birra, che ci ha visto lungo
di Pietro Cabrio
Shohei Ohtani è uno dei giocatori più completi e influenti attualmente in Major League, il campionato di baseball nordamericano, il migliore al mondo. È arrivato ai Los Angeles Angels dal Giappone nel 2018 ed è già entrato nella storia del campionato. È famoso soprattutto perché sa battere e lanciare con rendimenti altissimi, paragonabili soltanto a quelli di Babe Ruth, leggendario giocatore dei New York Yankees e del baseball di un secolo fa.
Con le sue rare qualità è stato votato esordiente dell’anno nel 2018, miglior giocatore del 2021, uomo copertina dell’ultima edizione di The Show (il videogioco di riferimento del baseball) e miglior giocatore dei Mondiali disputati lo scorso marzo, che ha vinto battendo in finale gli Stati Uniti.
A 29 anni compiuti lo scorso luglio deve ancora entrare nella miglior fase della carriera per un giocatore di baseball. Gioca ancora con gli Angels, una squadra di seconda fascia che non arriva mai ai playoff, ma ha solo un anno di contratto, per cui gli Angels gli hanno garantito 30 milioni di dollari. Al termine di questa stagione potrà accordarsi con altre squadre: negli Stati Uniti un po’ tutti si aspettano che quando accadrà saranno battuti molti record di spesa della Major League.
Nel frattempo in questa stagione Ohtani ha smesso di lanciare dopo essersi lesionato i legamenti di un gomito, e quindi si sta dando ancora più da fare come battitore: per ora è il secondo del campionato per numero di fuoricampo battuti (44 contro i 51 del primo). Pochi giorni fa ne ha battuto uno non valido che però ha prodotto una serie di conseguenze piuttosto curiose che dicono qualcosa dell’impatto che sta avendo.
A fine agosto gli Angels hanno giocato una serie di tre partite a New York contro i Mets. In una di queste partite una battuta di Ohtani è andata a sbattere contro un cartellone pubblicitario luminoso che in quel momento mostrava una campagna promozionale del birrificio statunitense Coors. Il colpo ha fatto saltare un modulo del pannello, che si è annerito creando un piccolo quadrato scuro. Di per sé poteva essere un incidente trascurabile, ma l’azienda coinvolta ci ha visto un’opportunità.
Coors non è né il fornitore ufficiale di birra della Major League, né sponsor ufficiale del campionato e tantomeno di Ohtani, i cui contratti con gli sponsor coinvolgono grandi multinazionali e valgono già 35 milioni di dollari all’anno (per farsi un’idea, gli altri giocatori di MLB non superano i 5 milioni annuali). Per sfruttare comunque l’incidente, l’azienda ha avviato subito una piccola campagna online tramite l’agenzia pubblicitaria Rethink riproponendo l’immagine del LED wall rotto con l’aggiunta di un piccolo slogan, «hits the spot», la cui traduzione italiana sta circa a metà tra «coglie nel segno» e «colpisce il bersaglio».
Looks like we got a new can design thanks to the best player in baseball. Thoughts? pic.twitter.com/L3kUHvdMTc
— Coors Light (@CoorsLight) August 29, 2023
Tre giorni dopo la battuta di Ohtani, un singolo post pubblicato sul profilo Twitter di Coors ha raggiunto oltre 1,3 milioni di visualizzazioni, contro le poche migliaia ottenute normalmente dagli altri contenuti. La risposta del pubblico è stata tale da convincere Coors a proseguire con l’iniziativa, sempre senza citare direttamente né Ohtani né la MLB per questioni contrattuali. Il 5 settembre l’azienda ha messo in vendita online a 17 dollari l’una una serie limitata di lattine vuote di Coors Light con l’aggiunta del quadratino nero, «una replica commemorativa ispirata a una delle più grandi superstar del baseball».
Le lattine sono state esaurite in meno di un giorno, la campagna ha replicato i numeri generati online dal primo post e tutta l’iniziativa viene ora descritta dai siti specializzati come caso di studio. Ma la storia di quella battuta e delle lattine speciali di Coors Light probabilmente non finirà così. Si attende infatti che molti di quelli che hanno avuto la prontezza di comprarle online le mettano in vendita sfruttando l’enorme mercato dei collezionabili sportivi nordamericani, di cui il baseball costituisce una grossa fetta.
Il valore di cimeli e carte sono infatti soggetti a molte variazioni che dipendono in particolare dal rendimento e dai risultati della carriera del giocatore a cui sono legate. Ohtani è ancora giovane per i tempi lunghi del baseball e il mercato generato dai suoi collezionabili è ancora agli inizi. La sua carriera sembra però destinata a record e successi che nel corso degli anni contribuiranno con ogni probabilità ad aumentare di moltissimo il valore di tutto quello che lo riguarda: certe figurine dell’anno in cui fu eletto miglior esordiente del campionato sono già valutate tra i 20 e i 40mila dollari.
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