La commissione elettorale russa dice che il partito di Vladimir Putin è in vantaggio alle elezioni amministrative nelle regioni ucraine annesse illegalmente
La commissione elettorale russa dice che Russia Unita, il partito del presidente russo Vladimir Putin, è in vantaggio alle elezioni amministrative nelle regioni ucraine annesse illegalmente durante la guerra. Da venerdì a domenica si votava per eleggere numerosi consigli locali e regionali in 21 regioni della Russia e in quattro territori ucraini annessi in maniera illegale dalla Russia, cioè Donetsk, Luhansk, Kherson e Zaporizhzhia. I dati dei primi conteggi condivisi sul sito della commissione elettorale sembrano indicare che in queste regioni la maggior parte degli elettori abbia dato il proprio sostegno a Russia Unita.
Quelle che si sono appena svolte non sono elezioni democratiche a causa delle forti limitazioni imposte dal governo russo alla libertà di voto. Reuters ha scritto che il governo ha impedito di candidarsi a molti politici promettenti, ma non favorevoli a Putin, e moltissime formazioni di opposizione sono state dichiarate illegali. Tutti i partiti rimanenti sono tendenzialmente leali a Putin e favorevoli alla guerra in Ucraina.
In un comunicato condiviso dall’agenzia di stampa russa TASS, il leader di Russia Unita Dmitry Medvedev, ex presidente ed ex primo ministro russo, ha detto di tenere «in grande considerazione i voti di tutti gli elettori», ma che «i voti delle persone che vivono nei nostri nuovi territori, nel Donbass, hanno un significato enorme per il nostro partito».
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