Nella moda aspettano tutti Phoebe Philo
Dopo una lunga pausa sta per uscire la nuova collezione della stilista che ha cambiato l'abbigliamento femminile degli ultimi decenni
Nel mondo della moda settembre è il mese delle sfilate per le collezioni primavera/estate e del numero più importante di Vogue, il “September issue”. Quest’anno però l’evento più atteso del periodo – e secondo alcuni addirittura «il lancio più atteso degli ultimi tempi» – non ha niente a che vedere con nessuna delle due cose. A settembre infatti Phoebe Philo, una delle stiliste che hanno avuto maggiore impatto nell’evoluzione dell’abbigliamento femminile degli ultimi decenni e che nel 2017 era sparita dalla moda nel momento di massimo successo, presenterà un marchio tutto suo vendendone direttamente i capi online.
È un evento che ha creato grande fermento non solo tra gli addetti ai lavori ma anche tra le molte appassionate di moda che negli anni anni hanno coltivato un vero e proprio culto attorno a Philo: le “philophiles”, come vengono chiamate. Dietro questa frenetica attesa ci sono varie ragioni legate alla storia di Philo e a quello che è arrivata a significare nella moda, ma anche motivi più banali, come una curata campagna su Instagram o il semplice fatto che la data precisa della presentazione del marchio non è ancora stata resa nota.
Philo aveva annunciato che avrebbe fatto un proprio marchio già a luglio del 2021 ma, secondo quanto scritto da Business of Fashion, questo momento è stato rimandato diverse volte. La notizia del suo ritorno nella moda è diventata ufficiale lo scorso febbraio, con la comparsa del profilo @phoebephilo su Instagram e la pubblicazione di un solo post che è poi stato cancellato che diceva che il nuovo marchio sarebbe stato presentato a settembre. A luglio sul profilo è comparso un link a un sito (phoebephilo.com) che dà la possibilità di registrarsi per ricevere aggiornamenti e nelle ultime settimane molti fan di Philo – che non ha mai avuto un suo profilo Instagram personale – hanno condiviso la schermata che compare dopo essersi registrati: uno sfondo nero con la scritta «Grazie per la registrazione. Non vediamo l’ora di entrare in contatto con te». Eva Chen, vicepresidente del dipartimento di Meta che si occupa delle collaborazioni con i marchi di moda, nonché fan di Philo, ha raccontato che «è davvero raro vedere un simile livello di hype [cioè di attesa e di condivisione eccitata dell’attesa]» su Instagram.
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Phoebe Philo è inglese, ha cinquant’anni e la sua carriera iniziò nel 1997, quando, dopo la laurea alla Central Saint Martins di Londra divenne assistente della stilista e amica Stella McCartney, che era appena diventata la direttrice creativa della casa di moda francese Chloé, in cui sarebbe rimasta fino al 2001. Quando McCartney lasciò Chloé per fondare un marchio con il proprio nome, il posto di direttrice creativa fu dato a Philo, che ne risollevò le vendite. Tra le altre cose, negli anni della direzione creativa di Philo Chloé mise in commercio la sua prima borsa di successo, la Paddington del 2005, che aumentò significativamente le vendite del marchio in tutto il mondo.
McCartney e Philo erano tra le pochissime direttrici creative nella moda di lusso del tempo, e come fu fatto notare in quegli anni Philo fu la prima donna con un ruolo simile a prendere un congedo per maternità. Dopo una pausa tra il 2006 e il 2008 in cui ebbe un secondo figlio, Philo diventò direttrice creativa della casa di moda francese Celine – quando si chiamava ancora Céline con l’accento – ma pose come condizione di poter lavorare da Londra (anziché in Francia) per stare vicina alla famiglia. Nel 2012 passò alla storia la sua decisione di cancellare la sfilata della collezione autunno/inverno di gennaio perché avrebbe partorito il terzo figlio pochi mesi dopo: una decisione che in qualsiasi altro caso sarebbe stata presa male dai fan, ma che nel caso di Philo, da sempre ispirata a un modello femminile moderno e alle prese con la conciliazione di famiglia e lavoro, fu accolta con sostegno e portò anzi a rafforzare ulteriormente l’immagine del marchio.
Dopo quasi dieci anni da Celine, nel 2017 Philo decise inaspettatamente di smettere di lavorare per dedicarsi per un po’ solo alla famiglia. In quel momento Celine era considerato al suo apice sia dal punto di vista creativo che commerciale: dal 2008 al 2017 le vendite annuali del marchio erano passate infatti da 200 a 700 milioni di dollari. Nel 2014 Philo era stata inserita nella classifica delle cento persone più influenti al mondo secondo Time Magazine.
Nei suoi anni da Chloé e Celine divenne «la più venerata autorità dell’industria della moda per quanto riguarda l’abbigliamento delle donne moderne»: la principale caratteristica per cui le collezioni di Philo venivano apprezzate ed elogiate era infatti la praticità. Philo è ancora oggi considerata la stilista simbolo del cosiddetto “power dressing”, e cioè l’abbigliamento femminile che punta a trasmettere un’idea di affermazione nel lavoro, autorevolezza e individualismo, e che passa necessariamente anche dalla comodità e dalla rilassatezza dei capi. I suoi vestiti erano classici e minimalisti, pensati per essere indossati davvero nella vita di tutti i giorni, oltre che per «incoraggiare le donne a costruire un guardaroba piuttosto che a cedere alle mode», scrive L’Officiel.
Oggi quando si parla di Philo si fa riferimento soprattutto a questo approccio alla moda, con un uso di colori limitato a bianco, nero e beige. Come fa notare Vogue però Philo sperimentò molto più di così, «le sue collezioni migliori e più memorabili erano striate di colori audaci, dedicate a un profondo romanticismo e alle emozioni, talvolta con deviazioni irriducibili verso le mode del passato». Molti esperti sostengono che Philo abbia cambiato la moda femminile, introducendo un nuovo punto di vista (quello femminile) in un settore in cui lo sguardo e l’aspettativa maschile erano sempre stati predominanti.
«Per quasi dieci anni Philo è stata un oracolo per le donne nella moda, e le sue improvvise dimissioni nel 2017 sono state recepite in un modo non diverso che se fosse morta», scrive Vogue. «Il punto di Philo è che – come per molti altri giganti che improvvisamente scompaiono dal loro ambiente – si è formato un enorme culto attorno alla sua assenza». Le collezioni di Philo per Celine hanno avuto un picco di vendite quando se n’è andata e negli anni successivi le vendite di capi della cosiddetta “vecchia Céline” (old Céline) sui siti di vintage e usato sono aumentate, anche grazie ai molti account sui social network dedicati alla ricerca di immagini e prodotti di quegli anni.
Del suo nuovo marchio si sa pochissimo: si chiamerà Phoebe Philo, verrà presentato a settembre e appartiene in parte a Philo e in parte minore a LVMH, il più grande gruppo industriale del lusso al mondo, proprietario tra gli altri anche di Celine. Sarà un marchio pensato per vendere direttamente ai consumatori tramite il sito, che farà consegne in Europa e Stati Uniti. Secondo quanto riportato dalla rivista di moda WWD, che cita alcune fonti anonime, la collezione che verrà messa in vendita sul sito prevederà 150 look con tanto di pelletteria, occhiali da sole, scarpe e gioielli. WWD ha scritto anche che la campagna di presentazione del marchio e della collezione avrà come protagonista la modella canadese Daria Werbowy, che già in passato era stata scelta da Philo come volto di campagne per Celine (e che le somiglia anche un po’).
Ci si aspetta che i prezzi saranno alti, visto che i capi più economici delle collezioni di Philo per Chloé e Celine partivano comunque da 800 o 900 euro. Molte delle persone che si sono registrate sul sito di Phoebe Philo a luglio hanno detto di star mettendo da parte i soldi per fare acquisti non appena la collezione verrà messa online.