Che succede nella vendita di una quota di Ita Airways a Lufthansa

Per finalizzare l'accordo serve il parere positivo della Commissione Europea, che però tarda ad arrivare, e il governo italiano se ne sta lamentando

(ANSA/ FILIPPO ATTILI - UFFICIO STAMPA PALAZZO CHIGI)
(ANSA/ FILIPPO ATTILI - UFFICIO STAMPA PALAZZO CHIGI)

Il 25 maggio il ministero dell’Economia aveva fatto sapere di aver raggiunto un accordo per vendere una quota di minoranza della compagnia aerea Ita Airways alla tedesca Lufthansa. L’accordo prevede che Lufthansa acquisti il 41 per cento di Ita Airways attraverso un aumento di capitale di 325 milioni di euro, con l’opzione di acquisire tutte le azioni rimanenti in un secondo momento.

Era un accordo lungamente atteso, dato che le trattative per vendere parte o tutta l’ex Alitalia andavano avanti da molti mesi e avevano interessato vari partner commerciali. L’interessamento di Lufthansa, la compagnia aerea più grande di Germania e tra le più grandi al mondo, era stato avanzato a gennaio, e l’accordo di maggio sembrava quindi la conclusione delle complicate trattative avviate dal ministero dell’Economia (che controlla al 100 per cento Ita Airways). A giugno l’accordo aveva ricevuto l’approvazione della Corte dei Conti, ma per essere finalizzato deve ricevere anche il parere positivo del commissario europeo per la concorrenza.

Ma dopo quasi quattro mesi il parere della Commissione Europea non è ancora arrivato, e il governo italiano se ne sta lamentando. Ne ha parlato a margine del G20 di New Delhi, in India, anche la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che rispondendo alla domanda di una giornalista in conferenza stampa ha detto a proposito:

Sta accadendo qualcosa di obiettivamente curioso, cioè la stessa Commissione Europea che per anni ci ha chiesto di trovare una soluzione al problema, quando troviamo una soluzione al problema la blocca e quindi noi non stiamo più capendo. E vorremmo una risposta. Su questo è stato interessato anche il commissario Gentiloni.

Non è la prima volta che negli ultimi giorni Meloni fa riferimento al ruolo che l’ex presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, commissario europeo per gli Affari economici, secondo lei dovrebbe avere per tutelare maggiormente gli interessi italiani in Europa. Lo aveva detto anche giovedì sera presentando un decreto-legge per contrastare la criminalità minorile: «I commissari europei pur rappresentando le nazioni quando svolgono il loro incarico rappresentano l’Unione Europea. Poi chiaramente, da quando ogni nazione ha il suo commissario, accade che i commissari tengano anche un occhio di riguardo verso la nazione che rappresentano».

Gentiloni era a sua volta a New Delhi in rappresentanza dell’Unione Europea e, secondo quanto scritto dalla giornalista Monica Guerzoni sull’edizione di domenica del Corriere della Sera, avrebbe discusso della questione Ita Airways-Lufthansa con il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, anche lui presente al G20.

Guerzoni scrive, citando retroscena che come tali vanno presi con molta cautela, che a preoccupare Giorgetti sarebbe soprattutto il fatto che pochi giorni fa la commissaria per la concorrenza Margrethe Vestager ha deciso di congedarsi temporaneamente dal suo ruolo, dopo che il governo danese l’ha proposta come candidata alla presidenza della Banca europea per gli investimenti. Secondo l’articolo di Guerzoni, Giorgetti temerebbe che la decisione di Vestager possa rallentare i lavori della Commissione Europea su questioni urgenti, come la trattativa tra Ita Airways e Lufthansa.