Il Giappone ha lanciato con successo un razzo diretto verso la Luna
Giovedì il Giappone ha lanciato con successo un razzo in direzione della Luna. Il razzo passerà alcuni mesi nell’orbita lunare, prima di provare a far atterrare un veicolo per l’esplorazione della Luna a gennaio o a febbraio del 2024: se dovesse andare a buon fine, il Giappone diventerebbe il quinto paese ad atterrare sulla Luna, dopo gli Stati Uniti (gli unici ad averlo fatto con esseri umani), la Cina, la Russia e l’India. Precedenti tentativi di lancio erano stati rimandati a causa delle condizioni meteo sfavorevoli.
Secondo i progetti di JAXA, l’agenzia spaziale giapponese, il razzo H-IIA porterà sulla superficie lunare lo Smart Lander for Investigating Moon (veicolo di atterraggio intelligente per l’investigazione della luna, SLIM). Il lander è stato soprannominato “cecchino lunare” perché dovrebbe riuscire ad atterrare in un raggio di 100 metri dal suo obiettivo: l’area di atterraggio dei lander lunari solitamente è di alcuni chilometri quadrati.
Il razzo ha portato in orbita anche il satellite X-Ray Imaging and Spectroscopy Mission (XRISM), un progetto congiunto delle agenzie spaziali giapponese, americana ed europea, che consiste in un telescopio spaziale che sarà utilizzato per lo studio della formazione della struttura dell’universo e della materia oscura. Il satellite si è già staccato dal resto del razzo, che sta proseguendo il suo percorso verso la Luna.
In diversi casi nello scorso anno i lanci spaziali giapponesi hanno subito incidenti: a novembre, JAXA aveva perso contatto con un altro lander lunare poco prima che iniziasse le operazioni di atterraggio. Ad aprile il lander di un’agenzia privata si era schiantato sulla superficie lunare, senza completare con successo le operazioni di atterraggio. Inoltre due lanci di prova erano falliti a terra, uno dei quali con un’esplosione piuttosto spettacolare.