Stephen King ha ascoltato davvero troppe volte “Mambo No. 5”
Quando stava scrivendo il romanzo "22/11/'63" la sentiva a ripetizione, e sua moglie non ne poteva più
Stephen King ha appena pubblicato un nuovo libro, uscito in Italia in contemporanea agli Stati Uniti: si intitola Holly, è un thriller e ha per protagonista un’investigatrice privata, già nota ai lettori del famoso scrittore statunitense da Mr. Mercedes (2014), che indaga su una serie di scomparse durante la pandemia da coronavirus. Per l’occasione King si è fatto intervistare da Rolling Stone, con cui ha parlato della parte che il Covid ha nel romanzo e delle critiche che pensa riceverà dalle persone con idee antivacciniste. Sui social network però è stato commentato soprattutto un altro passaggio dell’intervista, quello in cui King parla del suo rapporto con “Mambo No. 5”, la celebre canzone di Lou Bega del 1999.
Ho saputo che sei un grande fan di “Mambo No. 5”.
Oh sì, di brutto. Mia moglie ha minacciato di chiedere il divorzio. La ascoltavo molto spesso. Avevo il disco con le versioni da ballare, il dance mix. Amo quelle versioni estese, e le ascoltavo tutte. Una era solo strumentale. L’ho ascoltata finché mia moglie mi ha detto “Se la metti un’altra volta ti lascio, cazzo”.
Il passaggio ha generato un po’ di affettuose prese in giro verso King e di comprensioni nei confronti di sua moglie, la scrittrice e fotografa Tabitha Jane King, con cui sta assieme da oltre cinquant’anni. Il motivo è che “Mambo No. 5” non è una canzone particolarmente sofisticata, e anzi è rimasta principalmente come colonna sonora di villaggi turistici estivi. King poi ha detto che all’epoca stava scrivendo il romanzo di fantascienza 22/11/’63 e che solitamente quando scrive ascolta musica techno o disco perché non ci sono parole e quindi ci si può concentrare sulla scrittura. Ha citato in particolare gli LCD Soundsystem, celebre gruppo di musica elettronica newyorkese, e il produttore Fatboy Slim.
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