È morto il regista Giuliano Montaldo

Fu uno dei più importanti esponenti del cinema di impegno civile degli anni Settanta, e diresse “Sacco e Vanzetti”: aveva 93 anni

(Marco Piovanotto/ABACAPRESS.COM/ANSA)
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È morto a 93 anni Giuliano Montaldo, regista italiano noto per aver diretto film come Sacco e Vanzetti, L’Agnese va a morire e Giordano Bruno. Fu uno dei più importanti esponenti del cinema politico e di impegno civile degli anni Sessanta e Settanta, ed ebbe anche successo internazionale grazie a un monumentale sceneggiato televisivo sul personaggio di Marco Polo, trasmesso anche dalla rete americana NBC, oltre che in Francia e in Spagna.

Montaldo era nato a Genova nel 1930 e aveva iniziato a lavorare nel cinema come attore, recitando in Achtung! Banditi!Cronache di poveri amanti e Ai margini della metropoli, tutti e tre film di Carlo Lizzani, e Gli sbandati, di Citto Maselli. Esordì alla regia nel 1961 con Tiro al piccione, ambientato ai tempi della Repubblica sociale di Salò.

Si occupò di nuovo dei temi e delle storie della Seconda guerra mondiale in Gott mit uns, del 1970, e in L’Agnese va a morire, del 1976. Tra i suoi maggiori successi di critica e di pubblico di quegli anni si ricordano i film biografici Sacco e Vanzetti, del 1971, e Giordano Bruno, del 1973, entrambi con protagonista Gian Maria Volonté, e la serie televisiva Marco Polo.

Negli anni successivi continuò anche a recitare in vari film, tra cui Un eroe borghese, di Michele Placido, del 1995, e Il caimano, di Nanni Moretti, del 2006. Nel 2018 aveva anche vinto il David di Donatello come Miglior attore non protagonista per la sua interpretazione in Tutto quello che vuoi, di Francesco Bruni.