Cosa succede tra Paola Egonu e la Nazionale di pallavolo
Agli Europei non è stata titolare e ora si prenderà una pausa: si parla di problemi con la squadra, ma non c’è nulla di definitivo
La scorsa settimana gli Europei di pallavolo dell’Italia femminile si sono conclusi in semifinale contro la Turchia — che poi ha vinto il torneo — e con un quarto posto finale. La Nazionale italiana era campionessa europea in carica e il risultato è stato sotto le aspettative, ma tutto sommato in linea con quelli ottenuti di recente. L’eliminazione contro la Turchia ha però portato nuovamente l’attenzione su Paola Egonu, la giocatrice italiana più conosciuta. Egonu infatti non ha giocato gli Europei da titolare. Il suo posto è stato preso inizialmente da Ekaterina Antropova, ventenne russa cresciuta in Italia e da poco in possesso dei requisiti per essere convocata. Antropova ha giocato titolare le prime partite, poi è stata sostituita da Egonu per dei problemi fisici e da lì in poi le due si sono alternate.
Questa settimana l’allenatore Davide Mazzanti e la Federazione di pallavolo hanno fatto sapere che Egonu si prenderà un periodo di pausa dalla Nazionale e salterà il torneo preolimpico in programma tra il 16 e il 24 settembre (l’Italia può qualificarsi alle Olimpiadi anche tramite il ranking mondiale: basta essere tra le prime cinque, ora è sesta). La sua assenza sta facendo discutere con insistenza e toni esasperati, come spesso accade quando si tratta di Egonu, che ha solo 24 anni ma spesso si è trovata al centro di dibattiti nazionali, anche suo malgrado. Certi giornali parlano di problemi all’interno della squadra, altri accennano a un acceso diverbio tra la giocatrice e Mazzanti al termine degli Europei.
Egonu non ha ancora comunicato nulla, mentre Mazzanti è stato intervistato da Repubblica e ha parlato del dualismo tra Egonu e Antropova dicendo: «All’interno della Nazionale è tutto molto chiaro. Non faccio una scelta perché è più facile, ma per coerenza rispetto a quella che è la mia linea». Sulla questione è intervenuto anche l’allenatore della Turchia, l’italiano Daniele Santarelli, che per tre anni ha allenato Egonu a Conegliano. Dopo la finale vinta domenica, Santarelli ha detto: «Paola è probabilmente l’attaccante più forte al mondo. La conosco benissimo e credo che stia soffrendo. Pensare alla Nazionale senza Egonu mi sembra onestamente una follia». Santarelli aveva parlato anche dopo aver battuto l’Italia in semifinale: «Paola può vincere le partite da sola, vederla in panchina mi fa male il cuore».
Mazzanti gli ha risposto dicendo che non può capire le scelte che sono state fatte perché non è all’interno del gruppo, ma intanto Egonu è rimasta fuori dalle convocazioni per il torneo preolimpico e la Federazione ha spiegato che è stata una scelta «concordata con il commissario tecnico e il presidente federale». Non è nulla di definitivo, come certi titoli in questi giorni possono far intendere, ma è un caso che si aggiunge ai già complicati rapporti tra la giocatrice e la Nazionale. L’anno scorso Egonu aveva infatti deciso di lasciare Conegliano e trasferirsi a Istanbul anche come reazione agli episodi di razzismo che aveva subito in Italia, per i quali aveva già pensato di lasciare definitivamente la Nazionale dopo uno sfogo al termine dei Mondiali in Polonia.
Da questa stagione, tuttavia, Egonu tornerà a giocare nel campionato italiano con la Vero Volley, squadra che si divide tra Monza e Milano e che nella passata stagione ha perso le finali Scudetto contro Conegliano. Con Egonu la Vero Volley ambisce peraltro a diventare una delle migliori squadre d’Italia e d’Europa.