Secondo i risultati di un’inchiesta interna, il Sudafrica non ha fornito armi alla Russia
Il presidente sudafricano Cyril Ramaphosa ha annunciato in un discorso televisivo che una commissione d’inchiesta indipendente non ha trovato prove del fatto che il suo paese abbia venduto armi alla Russia. La commissione era stata nominata a maggio, dopo che l’ambasciatore statunitense in Sudafrica aveva detto pubblicamente di ritenere che sulla nave mercantile russa Lady R, sotto sanzioni da parte degli Stati Uniti, fossero state caricate armi mentre era attraccata a dicembre alla base militare di Simon’s Town, vicino a Città del Capo. Ramaphosa ha detto che le dichiarazioni dell’ambasciatore hanno avuto un impatto negativo sull’economia e sulla reputazione internazionale del Sudafrica.
Il Sudafrica mantiene una posizione neutrale sulla guerra in Ucraina, e dice di sostenere una risoluzione pacifica del conflitto, senza condannare l’invasione russa né applicare sanzioni economiche. Negli ultimi mesi ha dimostrato una certa vicinanza alla Russia: all’inizio dell’anno la marina sudafricana ha partecipato a un’esercitazione insieme a navi da guerra russe e cinesi al largo della propria costa, e ad agosto il Sudafrica aveva ospitato la Russia assieme a vari altri paesi per una riunione dei BRICS a Johannesburg.
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