Le grosse operazioni contro la corruzione in Ucraina
Negli ultimi mesi sono emersi molti casi che hanno portato all'arresto del principale oligarca del paese e alla sostituzione del ministro della Difesa
Domenica sera il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato la nomina di Rustem Umerov, attualmente capo del Fondo statale ucraino, a nuovo ministro della Difesa. La nomina di Umerov, che dovrà essere ratificata dal parlamento, è stata comunicata poche ore dopo che Zelensky aveva detto che avrebbe sostituito il precedente ministro della Difesa, Oleksii Reznikov, in carica dal novembre del 2021.
La sostituzione di Reznikov sembra essere collegata a un grosso caso di irregolarità nella fornitura di divise invernali per i soldati ucraini, anche se Reznikov al momento non è coinvolto direttamente nelle accuse. L’11 agosto il quotidiano ucraino ZN.ua aveva pubblicato un’inchiesta in cui raccontava che il ministero della Difesa lo scorso autunno aveva firmato un contratto con un’azienda turca per la fornitura di circa 5mila divise invernali per l’esercito invernale, pagandole il triplo del prezzo stabilito inizialmente. Secondo il giornale, inoltre, le divise consegnate non sarebbero state realmente divise invernali, ma semplici uniformi mimetiche leggere. Reznikov aveva respinto le accuse, e aveva detto che nel caso in cui si fossero dimostrate vere si sarebbe dimesso.
Il caso che sta riguardando il ministero della Difesa è solo l’ultimo di possibili episodi di illeciti e corruzione tra funzionari pubblici e esponenti della società ucraina. Sabato era stato incriminato per frode e riciclaggio di denaro Igor Kolomoisky, uno dei più importanti e ricchi oligarchi del paese, in passato proprietario di PrivatBank, la più grande banca dell’Ucraina, che era stata nazionalizzata nel 2016.
Kolomoisky, che tra le altre cose era stato uno dei principali sostenitori di Zelensky alle elezioni presidenziali del 2019, è accusato di aver riciclato oltre mezzo miliardo di grivnie (circa 13 milioni di euro), portate all’estero illegalmente attraverso le sue attività economiche. Kolomoisky è stato arrestato ed è stata fissata una cauzione di 14 milioni di euro, che però l’oligarca si è rifiutato di pagare.
Dell’arresto di Kolomoisky, e del possibile coinvolgimento di Reznikov in attività illecite, si sta parlando molto in Ucraina perché negli ultimi mesi ci sono stati diversi episodi di corruzione nelle amministrazioni pubbliche e non solo. Che Reznikov potesse essere rimosso dal suo incarico, per esempio, si diceva già dall’inizio dell’anno, dopo che era emerso un grosso caso che aveva riguardato diversi membri del governo ucraino, tra cui quattro viceministri.
Tra gli altri era stato coinvolto anche il vice ministro della Difesa Vyacheslav Shapovalov, accusato di aver pagato cifre eccessive per le forniture di cibo destinate all’esercito. Shapovalov si era dimesso ma aveva negato le accuse di corruzione, sostenendo che l’eccessivo pagamento fosse frutto di un errore e giustificando la scelta di farsi da parte in virtù del «bene superiore» del ministero della Difesa.
Più di recente, a inizio agosto, Zelensky aveva annunciato che i responsabili regionali per il reclutamento militare di tutta l’Ucraina sarebbero stati rimossi dalle loro funzioni, dopo che un’indagine aveva rivelato molti casi di corruzione, abuso di potere e frode. Zelensky aveva detto che le autorità nazionali avevano avviato 112 procedimenti penali nei confronti dei responsabili per il reclutamento, e che 33 persone erano state accusate di vari reati.
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