Quest’anno il festival preferito dai CEO della Silicon Valley è stato un disastro
Dopo giorni difficili e scomodi, le decine di migliaia di persone rimaste isolate per il fango stanno lasciando il Burning Man
Un violento temporale nel nord-ovest del Nevada ha condizionato nei giorni scorsi l’edizione del 2023 del Burning Man, il popolare festival statunitense in cui decine di migliaia di persone si riuniscono ogni anno nel deserto Black Rock per creare una specie di città provvisoria, bruciare un’enorme scultura antropomorfa di legno, smontare tutto e andarsene. Nella giornata di lunedì, dopo un miglioramento delle condizioni meteorologiche e del terreno, i partecipanti hanno cominciato a lasciare l’area del festival dopo che diversi eventi in programma erano stati posticipati o annullati, e circa 72mila persone erano rimaste isolate a causa del pantano che impediva a loro o a chiunque altro di attraversare il deserto. Gli organizzatori hanno inoltre chiarito che le cause della morte di un uomo, avvenuta venerdì, non sono collegate ai problemi del festival (l’uomo era stato soccorso, ma i tentativi di rianimarlo non hanno avuto successo).
Si ritiene che il temporale dei giorni scorsi sia stato il più lungo e intenso mai passato sul deserto di Black Rock durante un’edizione del Burning Man, un festival di arte e musica piuttosto unico, che si tiene in questa sede dal 1991 ma esiste dal 1986, e il cui biglietto di ingresso costa 575 dollari (circa 532 euro). L’eccezionalità dell’evento meteorologico e le sue conseguenze pratiche immediate hanno aggiunto elementi di attualità a un lungo dibattito sul festival, di cui si parla da anni per altre ragioni: le sue caratteristiche atipiche – non è un festival musicale, come il Coachella o Woodstock – e l’evoluzione che ha subìto nel corso del tempo.
Il Burning Man è oggi considerato non più un evento della controcultura statunitense come lo era all’inizio, alla fine degli anni Ottanta, ma il raduno noto per essere frequentato anche dai CEO della Silicon Valley e da altre persone ricche e famose, che a volte raggiungono il deserto con jet privati, atterrando in un piccolo aeroporto provvisorio, e poi alloggiano in camper di lusso. Mark Zuckerberg e Elon Musk sono tra i più famosi frequentatori abituali del festival, per esempio, anche se quest’anno non si è visto nessuno dei due. Di sicuro c’erano invece, tra gli altri, il produttore discografico Diplo e il comico Chris Rock, andati via sull’auto di un loro fan dopo aver attraversato otto chilometri di fango a piedi, ha scritto Diplo.
In generale, oltre che per CEO, influencer e celebrità varie che lo frequentano, il Burning Man è noto ormai da anni per un certo approccio ingegneristico all’organizzazione e alle esperienze del festival: dalla rigorosa pianificazione urbanistica della città provvisoria, Black Rock City, al principio di «autosufficienza» promosso da organizzatori e partecipanti, che descrivono il festival come un esercizio di creatività e costruzione di comunità, oltre che come una festa nel deserto. Inoltre, tranne che per comprare ghiaccio e caffè, non si può usare denaro ma soltanto scambiare eventualmente i propri beni con quelli altrui. E non ci sono pubblicità né sponsorizzazioni di grandi aziende.
La dissonanza tra le caratteristiche stravaganti ed eccentriche del Burning Man, inclusi i costumi e i mezzi ispirati alla saga cinematografica di Mad Max, e il pericolo corso dai partecipanti dell’edizione del 2023 è stata oggetto di commenti sarcastici sui social e riflessioni sui media. Il festival prevede una serie di precise regole di convivenza e autosufficienza: ognuno deve portarsi dietro acqua, cibo e tutto ciò che serve per passare una settimana nel deserto del Nevada, d’estate, e deve poi ripulire tutto e non lasciare tracce, per quanto possibile. In molti hanno trovato ironico che a causa di condizioni più critiche di quanto mai previsto dagli organizzatori stavolta si sia reso necessario, su precisa indicazione delle autorità locali, razionare cibo, acqua e carburante per le auto, e rimanere riparati in luoghi caldi e asciutti per la notte.
Oltre che impedire di lasciare la città le condizioni del terreno hanno reso temporaneamente inutilizzabili i bagni chimici, perché i mezzi di servizio non potevano procedere sul fango per svuotarli. Una parte delle persone ha attraversato a piedi il fango (come Diplo e Rock) per raggiungere la strada più vicina, distante circa otto chilometri, ha scritto BBC. E da lì ha poi preso un autobus o un passaggio in autostop fino alla città più vicina, Reno, che dista oltre 200 chilometri. Altre persone sono rimaste nell’area del festival, come suggerito dalle autorità, e alcune hanno continuato a ballare sul fango e a divertirsi, man mano che le condizioni miglioravano.
I got this video yesterday of this TRX putting all that horsepower to good use to escape burning man😂 #burningman #BurningMan2023 pic.twitter.com/xWYriRgCHo
— Brendancogbill (@brendanmcogbill) September 4, 2023
Non è la prima volta che i partecipanti si trovano in difficoltà al Burning Man, che si tiene alla fine dell’estate e nei primi anni era organizzato in una spiaggia a San Francisco. Dopo l’annullamento delle edizioni del 2020 e del 2021 a causa della pandemia, l’edizione del 2022 si era svolta in condizioni di caldo estremo, con temperature fino a 39 gradi, che avevano reso ancora più difficili da sopportare le otto ore in coda trascorse dalle persone per lasciare il deserto alla fine del festival.
L’edizione del 2023 era cominciata con qualche giorno di ritardo per le conseguenze del passaggio dell’uragano Hilary, che aveva rallentato i lavori di allestimento della città provvisoria. All’inizio del festival c’era stata inoltre una manifestazione di un gruppo di ambientalisti, di cui si era parlato anche perché si era sparsa la voce infondata che alcuni di loro fossero armati. I membri del gruppo, poi allontanati con la forza dalla polizia (armata), avevano occupato l’unica strada di accesso a Black Rock City, sostenendo che gli attuali fenomeni di consumismo del festival siano antitetici alla controcultura originaria del Burning Man. Reggevano cartelli con la scritta «Abolire il capitalismo» e «La Terra ha bisogno del nostro aiuto».
Piogge intense come quelle degli ultimi giorni sono relativamente insolite tra agosto e settembre nel deserto Black Rock: solo nella giornata di venerdì è caduta la quantità di pioggia che normalmente cade in tre mesi. La parte conclusiva dei nove giorni di festival è peraltro quella più affollata, perché include le molte persone che arrivano per assistere all’incendio della gigantesca scultura di legno. A parte questo, il Burning Man è anche altro: c’è molta musica, ma nessun palco centrale e nessun grande concerto. Nessuno va soltanto per la musica, e nemmeno va soltanto per una delle altre attività, dai corsi di danza a quelli di bricolage, né per le sostanze psichedeliche o di altro tipo (che circolano in abbondanza): si va al Burning Man per andare al Burning Man.
Secondo un sondaggio condotto ogni anno dai volontari del Burning Man i partecipanti sono perlopiù bianchi (87 per cento), hanno un’età media di 37 anni (nel 2013 era 32 anni) e sono più ricchi che in passato. L’aumento della quota di partecipanti facoltosi, alcuni dei quali si portano dietro chef privati e aria condizionata, ha fornito argomenti ai partecipanti che criticano l’evoluzione del festival: evoluzione comunque in corso ormai da più di dieci anni.
Diversi giornalisti e commentatori, tra cui lo statunitense Benjamin Wachs, autore di un libro sull’evoluzione del Burning Man, si sono chiesti se le conseguenze del cambiamento climatico e il dibattito sui modi per cercare di mitigarlo non abbiano reso il festival un evento non solo inadatto ai tempi ma sempre più difficile da realizzare in concreto. La dipendenza dai combustibili fossili e gli eventi estremi sempre più frequenti pongono un rischio esistenziale per il festival, aveva scritto Wired ad aprile.
Diversi gruppi di attivisti, tra cui quello che ha bloccato il traffico all’inizio dell’edizione del 2023, chiedono che gli organizzatori vietino i jet privati e la plastica monouso, nonché l’uso illimitato di propano e generatori di corrente portatili. Le preoccupazioni per lo scarico illegale di rifiuti nelle aree limitrofe hanno inoltre indotto il governo federale a imporre dal 2019 un limite di ingresso al festival di 80mila persone, nonostante le ambizioni degli organizzatori di superare tale cifra.
Da alcuni anni gli organizzatori del Burning Man cercano di rispondere alle critiche segnalando il loro impegno in progetti di sostenibilità ambientale e compensazione delle emissioni di gas serra. In un loro rapporto sulla sostenibilità ambientale nel 2023 hanno indicato, tra le altre cose, un nuovo programma sperimentale di installazione di pannelli solari nella città provvisoria. Gli attivisti ritengono che le misure siano insufficienti per mitigare gli effetti del riscaldamento globale.
Accartocciando uno dei volantini distribuiti dagli attivisti durante la protesta lungo la strada di accesso a Black Rock City, una persona che stava raggiungendo il festival ha detto al Guardian: «Ho dei pannelli solari, sul mio camper, mentre i manifestanti sono arrivati qui in macchine normali. Stanno letteralmente aggravando il cambiamento climatico».