Pier Luigi Bersani non le ha mandate a dire al generale Vannacci
«È possibile dare anche del coglione a un generale?», si è chiesto l'ex segretario del PD in un intervento alla Festa dell'Unità di Ravenna
Venerdì sera Pier Luigi Bersani, ex leader e segretario del Partito Democratico, è stato ospite alla Festa dell’Unità di Ravenna. In una lunga conversazione con la giornalista della Stampa Francesca Schianchi, Bersani ha parlato di vari argomenti, dalla politica all’alluvione in Romagna. Tra le altre cose ha parlato anche della necessità di includere un centro «liberal-democratico» nel cosiddetto campo progressista, come a volte viene chiamato il centrosinistra, opposto a una destra che sta «sdoganando della robaccia che c’è nel fondo del nostro paese».
Tra gli esempi in questo senso, Bersani ha citato Il mondo al contrario, il controverso libro del generale dell’Esercito Roberto Vannacci, di cui si è a lungo discusso queste settimane a causa dei suoi contenuti razzisti e omofobi. «Io ho letto solo i sommari di questo libro» ha detto Bersani, «ma quando leggi quelle robe lì pensi vabbè allora dai, sciogliamo l’esercito, sciogliamo le istituzioni e facciamo un grandissimo bar, il Bar Italia, […] dove puoi dare dell’invertito a un omosessuale, dove puoi dare della fattucchiera a una femminista». Poi ha aggiunto:
E qui bisogna andare diritti, quindi dopo ‘sta cosa mi resta una domanda, una domanda sincera che vorrei fare. Se in quel bar lì è possibile dare dell’anormale a un omosessuale, è possibile dare anche del coglione a un generale?
Il pubblico ha sonoramente applaudito dopo questa domanda retorica di Bersani, secondo cui la «critica al politicamente corretto» di Vannacci sarebbe in realtà «un arretramento della civiltà».
Vannacci si è autopubblicato il libro attraverso Amazon. Dopo che il 17 agosto il giornalista di Repubblica Matteo Pucciarelli aveva dedicato ai contenuti del libro un primo articolo, velocemente ripreso da praticamente tutte le testate, il ministro della Difesa Guido Crosetto aveva definito le opinioni di Vannacci «farneticazioni personali», e l’Esercito aveva preso le distanze dal generale, annunciando che lo avrebbe sottoposto a procedimenti disciplinari. Poi Vannacci era stato destituito dal suo incarico di comandante dell’Istituto geografico militare.
Secondo i dati di GfK, la principale società che si occupa di monitoraggio del mercato editoriale, il libro avrebbe venduto 93.700 copie nel periodo che va dal 10 agosto alla settimana scorsa compresa. Tra le altre cose il libro di Vannacci contiene frasi come «Paola Egonu italiana di cittadinanza, ma è evidente che i suoi tratti somatici non rappresentano l’italianità» e «Cari omosessuali, normali non lo siete, fatevene una ragione!».
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