Il re della Thailandia ha ridotto la pena dell’ex primo ministro Thaksin Shinawatra da otto anni a un anno di carcere
Venerdì il re della Thailandia, Maha Vajiralongkorn, ha graziato l’ex primo ministro Thaksin Shinawatra, riducendo da otto anni a un anno di carcere la pena che deve scontare per vari reati, tra cui corruzione e abuso di potere. Nel provvedimento di grazia il re ha detto che Shinawatra «ha fatto del bene al paese e al popolo ed è fedele alla monarchia. […] Ha rispettato il processo, ha ammesso la propria colpevolezza, si è pentito e ha accettato i verdetti del tribunale. Ora è vecchio, è malato e ha bisogno di cure mediche».
Thaksin Shinawatra è stato per decenni una delle principali figure politiche del paese, fondatore del partito populista Pheu Thai, e primo ministro tra il 2001 e il 2006, quando fu deposto da un colpo di stato dell’esercito. Il 22 agosto era tornato in Thailandia dopo 15 anni di esilio autoimposto, plausibilmente dopo un accordo con i militari, di cui per anni era stato tra i principali oppositori. Lo stesso giorno del ritorno di Shinawatra, peraltro, il parlamento thailandese aveva eletto primo ministro un candidato del Pheu Thai, Srettha Thavisin, dopo oltre tre mesi in cui le forze politiche thailandesi non erano state in grado di trovare un accordo.