Un primo successo della controffensiva ucraina
Le truppe ucraine hanno sfondato le difese russe nella regione di Zaporizhzhia, fermandosi però poco dopo
Negli scorsi giorni l’esercito ucraino è riuscito per la prima volta a sfondare le linee di difesa della Russia in un’area del fronte, quella a ovest della regione di Zaporizhzhia. È un risultato importante perché è la prima volta in tre mesi che gli ucraini riescono a superare la principale linea difensiva russa e ad avvicinarsi a quello che sembra il loro principale obiettivo in questa offensiva: raggiungere il mar Nero e tagliare l’accesso diretto della Russia alla penisola di Crimea.
Ukrainian forces continued offensive operations in western #Zaporizhia Oblast and reportedly advanced on August 31. Russian milbloggers claimed that Ukrainian forces have advanced closer to the western outskirts of #Verbove and near #Robotyne.🧵 https://t.co/PSJyTwGqFy https://t.co/1oPfi6HPAf pic.twitter.com/IhLIKY8n63
— Institute for the Study of War (@TheStudyofWar) September 1, 2023
Non bisogna pensare però che gli avanzamenti di questi giorni siano particolarmente estesi: le truppe ucraine hanno sì superato la principale linea difensiva, ma stanno proseguendo faticosamente contro il complesso sistema di difese russe, e finora l’avanzamento è stato soltanto di qualche chilometro. I combattimenti si stanno concentrando su due cittadine nella regione di Zaporizhzhia: Verbove e Robotyne.
Per capire perché questo primo sfondamento è importante – e perché in questi mesi la controffensiva ucraina è stata così faticosa – bisogna soffermarsi sulle difese russe. Per tutto l’inverno scorso e gran parte della primavera le truppe russe, soprattutto in quest’area del fronte meno interessata dai combattimenti invernali, hanno dedicato gran parte della propria attività a trincerarsi e rafforzare le loro posizioni. Attualmente su gran parte del fronte sono protette da un esteso sistema di trincee, ostacoli anticarro, campi minati e vari tipi di fortificazioni. Queste difese sono molto estese e soprattutto stratificate: superata la prima, ce n’è sempre un’altra.
La controffensiva ucraina, cominciata ormai tre mesi fa, sta facendo molta fatica a superare queste linee difensive, nonostante l’utilizzo delle armi e dei mezzi blindati inviati dall’Occidente. Per questo il fatto che a Verbove e Robotyne gli ucraini siano riusciti a sfondare è una notizia di un certo rilievo. Questo non significa però che da lì in avanti i soldati ucraini dilagheranno facilmente.
Le due cittadine si trovano a una decina di chilometri di distanza l’una dall’altra, ma sono il fulcro di due avanzate separate. In entrambi i due piccoli centri, l’esercito ucraino è riuscito a superare le linee di difesa russe ma si è fermato subito dopo: nel caso di Robotyne è riuscito a occupare il centro abitato, mentre a Verbove si trova ancora ai confini della città, difesa dai russi.
Il primo obiettivo degli ucraini, ha detto un ufficiale al Wall Street Journal, è di allargare il buco creato nelle linee di difesa: «Come gonfiare un palloncino». Poi, idealmente, gli ucraini potrebbero proseguire lungo le linee di avanzata e raggiungere il mar Nero. Andando verso sud raggiungerebbero prima Tokmak, uno snodo logistico di un certo rilievo, e poi Melitopol, una grande città la cui liberazione sarebbe un successo eccezionale. Andando verso est, invece, ci sono le città di Berdyansk e di Mariupol.
Al momento però tutti questi obiettivi sono piuttosto lontani e protetti da ulteriori linee di difesa, e lo sfondamento in un punto delle linee russe non sembra indicare che le difese russe siano sul punto di cedere.