Cinque operai sono morti investiti da un treno, vicino a Torino
È successo vicino alla stazione ferroviaria di Brandizzo, altri due sono stati solo sfiorati e sono rimasti illesi
Intorno alla mezzanotte tra mercoledì e giovedì un treno ha travolto e ucciso cinque operai vicino alla stazione ferroviaria di Brandizzo, in provincia di Torino. Era un treno passeggeri vuoto e fuori servizio, che viaggiava da Alessandria in direzione di Torino.
Secondo la polizia ferroviaria il treno stava viaggiando a 100 chilometri all’ora ed era composto dalla locomotrice e da undici vagoni: al momento dell’incidente gli operai investiti stavano lavorando sul binario 1, per sostituire un tratto di binario vicino alla stazione di Brandizzo. Altri due operai sono stati sfiorati dal treno, ma sono rimasti illesi e sono stati ricoverati in ospedale solo per accertamenti.
Lavoravano tutti per una ditta esterna, la Si.gi.fer di Borgo Vercelli, ed erano arrivati sul luogo dell’incidente verso le 23. Sull’incidente è stata aperta un’indagine coordinata dalla pubblico ministero di Ivrea Giulia Nicodemi, competente per il territorio.
Durante lavori come quello che stavano svolgendo gli operai investiti dal treno, che sono operazioni che avvengono quotidianamente sulla rete ferroviaria, viene interrotta la circolazione dei treni sui binari interessati e spesso anche su quelli immediatamente adiacenti. Gli investigatori dovranno capire come sia stato possibile che in quel momento sia passato un treno, e se ci sia stato un errore di comunicazione e da parte di chi. Nel frattempo è stata sospesa la circolazione sulla linea Torino-Milano tra Settimo Torinese e Chivasso (qui c’è la lista dei treni che sono stati cancellati).
Nel pomeriggio di giovedì Ferrovie dello Stato ha pubblicato un comunicato sul suo sito online FS News in cui ha spiegato come i lavori di manutenzione sui binari si possano svolgere solo «in assenza di circolazione dei treni […] dopo che il responsabile della squadra operativa del cantiere, in questo caso dell’Impresa, ha ricevuto il nulla osta formale ad operare, in esito all’interruzione concessa, da parte del personale abilitato di RFI». Nel comunicato Ferrovie dello Stato dice anche che «per quanto riguarda la velocità del treno investitore, le condizioni della linea gli consentivano in quel tratto di raggiungere una velocità massima di 160 km/h. La questione è altra: i lavori – secondo procedura – sarebbero dovuti iniziare soltanto dopo il passaggio di quel treno». In questo passaggio Ferrovie dello Stato sembra sostenere, in modo non molto chiaro, che gli operai coinvolti nell’incidente avessero iniziato a lavorare prima di ricevere il nulla osta.
L’incidente di Brandizzo è stato molto commentato dai politici italiani, a cominciare dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella che durante un convegno a Torre Pellice, in Piemonte, ne ha parlato dicendo che «morire sul lavoro è un oltraggio ai valori della convivenza». Il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Matteo Salvini ha inoltre annunciato che nominerà una commissione d’inchiesta «perché nel 2023 non si può morire di notte lavorando sui binari, qualcosa non ha funzionato, c’è stato un errore umano».