A Parigi non si potranno più noleggiare i monopattini elettrici
Da venerdì: è la prima capitale europea che ha deciso di vietarli, dopo un referendum tra i cittadini
Da venerdì 1 settembre a Parigi non sarà più possibile usare i monopattini elettrici a noleggio. A decidere di vietarli è stata la sindaca Anne Hidalgo, dopo aver indetto un referendum consultivo che si è svolto lo scorso 2 aprile, durante il quale l’89 per cento dei votanti si è espresso a favore del divieto.
Parigi, che era la capitale europea dove più si usava questo mezzo di trasporto, diventerà ora la prima a vietare l’uso dei monopattini elettrici a parcheggio libero (free floating in inglese, libre-service in francese). Fino ad aprile in città erano presenti circa 15mila monopattini di proprietà di tre aziende (Dott, Lime e Tier), che durante l’estate hanno dovuto progressivamente ritirare tutti i mezzi in circolazione. Il divieto non riguarda ovviamente i monopattini di proprietà dei privati, che potranno continuare a circolare regolarmente.
Nonostante siano molto utilizzati, negli anni sono diventati un problema di sicurezza, in particolare per pedoni anziani e disabili: per guidarli non serve una patente e non ci sono grandi limitazioni per il loro uso, tranne quella di parcheggiarli in spazi dedicati, o l’automatica riduzione della velocità in zone pedonali. A gennaio BFMTV e Le Figaro avevano ottenuto dalla polizia parigina una stima secondo cui nel 2022 c’erano stati 408 incidenti legati ai monopattini elettrici, privati e a noleggio, che avevano causato 3 morti e 459 feriti.
La sindaca Hidalgo, del Partito Socialista, è stata per molto tempo critica con l’utilizzo dei monopattini in città, e ha spesso sostenuto che non siano davvero ecologici, che siano pericolosi per i pedoni e per gli altri mezzi e che le aziende che li gestiscono non garantiscano condizioni lavorative adeguate ai loro dipendenti. Al referendum di aprile da lei proposto hanno votato circa 103mila cittadini su 1,3 milioni che si erano iscritti alle liste elettorali: è stata un’affluenza molto bassa, che anche se prevista ha comunque fatto discutere. L’opposizione di centrodestra ha descritto il referendum come una «farsa» per legittimare una decisione già presa.
I monopattini ritirati dalle strade parigine sono stati portati nei centri di manutenzione e verranno ridistribuiti in altre città francesi, come Lille, o all’estero, ad esempio a Londra, Copenaghen, Roma, e persino a Tel Aviv.
L’amministrazione comunale ha spiegato che, secondo le sue stime, circa il 50 per cento delle persone che finora hanno utilizzato i monopattini elettrici a noleggio passerà alle biciclette elettriche a noleggio, che siano quelle pubbliche, chiamate Vélib’, o quelle di società private come Dott, Lime e Tier, il cui numero in città sta aumentando. Tuttavia, secondo uno studio condotto nel 2022 dalla compagnia 6T, specializzata in ricerche nel campo della mobilità, e citato da Le Monde, la percentuale sarebbe invece solo del 12 per cento.
La scelta sarà quindi solo se noleggiare una bicicletta pubblica o di una società privata, e quest’ultima sarà penalizzata dal suo costo maggiore: un tragitto di mezz’ora con una bicicletta elettrica di una società privata, ad esempio di Lime, costa più di otto euro, mentre un Vélib’ elettrico ne costa solo tre. L’abbonamento mensile per le Vélib’ elettriche, essendo un servizio del comune, viene solo 9,30 euro al mese, ma le bici sono circa la metà rispetto a quelle di società private e sono spesso concentrate nelle zone più centrali della città. Tuttavia, l’amministrazione conta di aumentare la presenza di bici a noleggio, private e pubbliche, anche in vista delle Olimpiadi che si terranno a Parigi nell’estate del 2024 e per le quali è previsto l’arrivo di più di dieci milioni di turisti.
Un passaggio consistente all’utilizzo delle biciclette elettriche private è anche auspicabile per minimizzare la perdita dei posti di lavoro di coloro che si occupavano della manutenzione dei monopattini. Tuttavia la gestione delle biciclette, pesanti e ingombranti, e la loro manutenzione sono più complesse di quelle dei monopattini e la compagnia Dott ha già fatto sapere che avrà problemi a riqualificare tutti i suoi dipendenti.