Il Kirghizistan vuole vietare TikTok
Il paese dell'Asia centrale sostiene che l'app crei dipendenza e provochi problemi di salute mentale tra gli adolescenti
Il Kirghizistan, paese di circa 7 milioni di abitanti nell’Asia centrale, ha detto di voler bloccare l’app di TikTok nel proprio territorio citando le preoccupazioni di diverse organizzazioni per gli effetti dannosi del social network sui giovani. In particolare, secondo il ministero della Cultura, dell’Informazione e dello Sport del paese, l’app causerebbe «dipendenza» e influirebbe negativamente sulla salute mentale degli adolescenti.
In un comunicato condiviso su Facebook, il ministero scrive che TikTok «immerge l’utente in un mondo virtuale di video brevi, e dopo averli visti gli adolescenti cercano di ripeterli, anche se alcuni sono pericolosi». Ha anche accusato l’azienda che controlla il social network, la cinese ByteDance, di non fare abbastanza per impedire la diffusione di contenuti che a suo dire sono «dannosi per la salute e lo sviluppo mentale dei bambini».
Mercoledì il ministero della Cultura del Kirghizistan ha detto di aver chiesto al ministero per lo Sviluppo digitale di presentare una legge per vietare l’app nel paese.
Come ha osservato Radio Free Europe/Radio Liberty, un’organizzazione per le comunicazioni fondata dal Congresso degli Stati Uniti e attiva in Europa, Asia e Medio Oriente, negli ultimi tempi la questione dell’uso dei social network in Kirghizistan è piuttosto dibattuta: dipende da alcune politiche del governo che secondo i critici sarebbero orientate a limitare la libertà di parola, soprattutto a danno dei media indipendenti. Per il momento TikTok non ha commentato l’annuncio. In precedenza tuttavia l’azienda aveva detto di essere impegnata nella moderazione dei propri contenuti al fine di proteggere i minori che usano l’app.
Nel 2019 l’India aveva vietato TikTok accusandola di diffondere materiale pornografico e pedopornografico. Più di recente paesi tra cui Stati Uniti, Regno Unito, Australia e Canada ne hanno vietato l’utilizzo sui telefoni dei dipendenti governativi per il timore che, data la rivalità occidentale con il governo cinese, l’app possa essere usata per commettere abusi e atti di spionaggio. A maggio invece il Montana è diventato il primo stato americano a vietare l’utilizzo di TikTok per proteggere i suoi abitanti dalla presunta attività di raccolta dati di cui è accusata ByteDance (TikTok ha fatto causa). Per ora questi rischi sono soprattutto ipotetici.
– Ascolta anche: Globo: Dovremmo chiudere TikTok?, con Rebecca Arcesati