Il dimesso funerale di Yevgeny Prigozhin
Si è tenuto martedì a San Pietroburgo con poche persone presenti, tra enormi misure di sicurezza e tentativi di depistaggio
Martedì pomeriggio si è tenuto a San Pietroburgo il funerale di Yevgeny Prigozhin, il capo del gruppo Wagner morto la settimana scorsa a causa della caduta del suo aereo privato. Il funerale si è svolto tra grosse misure di sicurezza e di fatto si è tenuto in segreto: il luogo e l’ora della cerimonia sono stati resi pubblici soltanto molte ore dopo, e le autorità russe, ha scritto il New York Times, hanno cercato in tutti i modi di depistare il pubblico e i media per evitare che partecipassero alla cerimonia.
Il funerale si è tenuto martedì all’una di pomeriggio nel cimitero di Porokhovskoye, nella parte est di San Pietroburgo, la città in cui Prigozhin era nato e in cui il gruppo Wagner aveva la sua sede.
Da alcuni giorni, da quando domenica le autorità russe avevano confermato l’identificazione del cadavere di Prigozhin tramite il test del DNA, c’era stato un certo fermento per capire dove il capo del gruppo Wagner sarebbe stato seppellito. Sui social media erano circolate voci sui vari cimiteri in cui si sarebbe potuta tenere la cerimonia, senza che nessuno desse conferme ufficiali. Le autorità russe avevano anche avviato quella che sembrava essere un’operazione di depistaggio: da martedì mattina avevano fatto erigere barriere e aumentato la presenza di forze di sicurezza in vari cimiteri di San Pietroburgo, in maniera tale che non si potesse capire in anticipo dove si sarebbe tenuto il funerale.
Con ogni probabilità, l’obiettivo delle autorità era di evitare che il funerale diventasse un grosso evento pubblico di commemorazione, o addirittura che potesse essere l’occasione per protestare contro il governo. Negli scorsi giorni moltissime persone hanno lasciato fiori e altri oggetti davanti alla sede del gruppo Wagner a San Pietroburgo e in altri luoghi. Per questo il funerale è stato trattato con la segretezza e il dispiegamento di forze di un’operazione di sicurezza piuttosto grossa.
Alcune persone sui social hanno scritto ironicamente che il governo aveva messo in piedi una “operazione funeraria speciale”, che ricorda l’“operazione militare speciale”, cioè il modo in cui il regime di Putin definisce l’invasione dell’Ucraina.
Alla fine il funerale si è tenuto a Porokhovskoye, e anche questa è stata una sorpresa, perché il cimitero, spiega sempre il New York Times, non era tra quelli citati nelle indiscrezioni che circolavano prima della cerimonia. Vi hanno partecipato poche persone tra familiari e amici molto stretti: non erano presenti né le autorità del governo russo né i giornalisti. Durante la cerimonia centinaia di membri della Rosguardia (la guardia nazionale) hanno circondato l’intero perimetro del cimitero in una specie di catena umana, impedendo di entrare a chi non era autorizzato.
L’ufficio stampa di Prigozhin ha dato notizia della cerimonia soltanto molte ore dopo, alle 17. Il telegiornale della sera del canale pubblico Russia 1 ha dedicato al funerale meno di un minuto, dicendo che la cerimonia si era tenuta «senza estranei e senza la stampa su richiesta della famiglia». Vladimir Putin non ha partecipato.