Un tribunale del Pakistan ha sospeso la condanna a tre anni di carcere per l’ex primo ministro Imran Khan
Martedì un tribunale di Islamabad, la capitale del Pakistan, ha sospeso la recente condanna a tre anni di carcere per l’ex primo ministro del paese Imran Khan, che era stato arrestato subito dopo la sentenza a inizio agosto. Il tribunale ha fatto sapere che potrà essere rilasciato su cauzione.
Khan era stato condannato con l’accusa di corruzione per non aver dichiarato i guadagni ottenuti vendendo alcuni doni ricevuti da rappresentanti di paesi stranieri durante il suo mandato, tra il 2018 e il 2022. Khan ha sempre negato ogni responsabilità. Secondo i suoi sostenitori sarebbe vittima da tempo di persecuzione politica da parte del governo pakistano.
Khan ha 70 anni, è un ex campione di cricket ed è il politico più famoso e popolare del paese: era stato eletto primo ministro nel 2018 con il Movimento per la giustizia del Pakistan (PTI), partito nazionalista e populista fondato nel 1996, e sfiduciato ad aprile del 2022. Allora Khan aveva sostenuto di essere vittima di un complotto ordito dall’esercito, che in Pakistan ha una notevole influenza politica soprattutto per quanto riguarda la sicurezza e la politica estera, e che nel 2018 aveva contribuito con il proprio sostegno alla vittoria di Khan alle elezioni.
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