Simone Biles è ancora una delle ginnaste più forti in circolazione
Se non la più forte: ai Campionati statunitensi è arrivata prima con un grosso distacco, battendo un record storico
Lo scorso weekend ci sono stati i Campionati statunitensi di ginnastica artistica a San Jose, in California. Li ha vinti con un significativo distacco Simone Biles, considerata a lungo una delle più forti ginnaste di sempre e da poco tornata a gareggiare dopo quasi due anni di pausa iniziati con l’improvviso ritiro dalle Olimpiadi di Tokyo del 2021. Biles era tornata a gareggiare – e vincere – poche settimane fa, partecipando a una gara di qualificazione in cui nessuno sapeva cosa aspettarsi: con la vittoria ai Campionati nazionali ha confermato di essere ancora tra le più forti al mondo e molti ora si chiedono se e quando annuncerà la sua partecipazione alle Olimpiadi di Parigi del 2024.
Con quest’ultima vittoria Biles è diventata tra l’altro la prima ginnasta – sia nella categoria femminile che in quella maschile – a vincere otto medaglie d’oro per competizioni nazionali su tutti gli attrezzi (che per le donne sono corpo libero, volteggio, parallele asimmetriche e trave). Prima di lei il record era dell’atleta Alfred Jochim, che aveva vinto la settima nel 1933. Biles, che ha 26 anni, è diventata anche la ginnasta della categoria femminile più anziana a vincere questi campionati nazionali, in uno sport dove la maggior parte delle atlete si ritirano attorno ai vent’anni.
Domenica Biles è arrivata prima con un grosso scarto, 3,900 punti, di distacco dalla seconda classificata Shilese Jones. Lo stesso era successo alla gara di inizio agosto, la sua prima dopo quasi due anni, quando era arrivata prima con 5 punti di scarto dalla seconda classificata, Leanne Wong, che questa volta è arrivata terza.
Anche quest’ultima volta Biles ha riproposto al volteggio il salto doppio carpiato Yurchenko (Yurchenko double pike), considerato estremamente complesso e pericoloso: la stessa Biles era stata la prima a farlo in una competizione ufficiale nel 2021. Oltre al volteggio, che è l’attrezzo su cui Biles è da sempre più forte, il pubblico ha mostrato grande attenzione all’esercizio di corpo libero: uno dei suoi allenatori, Laurent Landi, l’ha poi definito «il migliore che le abbia mai visto fare». È arrivata prima anche alla trave, mentre l’unica medaglia di bronzo è stata quella alle parallele, che è da sempre l’attrezzo dove Biles è più debole.
Il ritiro di Biles alle Olimpiadi del 2021 aveva suscitato grande attenzione in tutto il mondo. Durante la prima prova di volteggio nella gara di ginnastica artistica a squadre, Biles avrebbe dovuto eseguire un Amanar – un salto molto complesso con due avvitamenti e mezzo –, ma era riuscita a completare soltanto un avvitamento e mezzo, sbilanciandosi al momento dell’uscita. Dopo l’esercizio Biles aveva annunciato il suo ritiro definitivo dalla competizione, e parlando con i giornalisti aveva detto di aver perso la consapevolezza del proprio corpo nello spazio mentre era in aria (una cosa che in ginnastica artistica viene chiamata twisties), e aveva spiegato che dopo la prova non voleva più andare avanti. Nei giorni successivi aveva parlato della difficoltà di gestire lo stress e le pressioni dovute alle aspettative nei suoi confronti, stimolando un dibattito sulla salute mentale nel mondo dello sport.
Dopo essere tornata a gareggiare a inizio agosto, aveva detto alla stampa di aver ricominciato a frequentare la palestra lo scorso autunno per tenersi in forma, senza la prospettiva di tornare a fare gare. A maggio poi si era convinta a ricominciare con allenamenti più intensivi.
Dal 2013 Biles ha vinto 25 medaglie ai Campionati mondiali e 7 medaglie olimpiche. Competerà probabilmente ai Mondiali di ginnastica artistica che si terranno ad Anversa, in Belgio, dal 30 settembre all’8 ottobre, ma non ha ancora fatto sapere se proverà a classificarsi per le Olimpiadi della prossima estate. A questo proposito, dopo la competizione di domenica, ha detto alla stampa: «penso che gli obiettivi personali e queste cose qui certe volte vada bene tenerseli per sé, così che nessuno possa sbatterteli in faccia», e ha aggiunto «ho un’età in cui mi sento tipo: oh, lasciatemi in pace. Quindi una cosa alla volta».