Emmerson Mnangagwa è stato dichiarato vincitore delle elezioni in Zimbabwe
Il presidente uscente ha vinto in elezioni non libere e dopo una campagna elettorale di repressione dell'opposizione
Sabato la Commissione Elettorale dello Zimbabwe, organo governativo che gestisce le elezioni nel paese, ha annunciato che il presidente uscente Emmerson Mnangagwa ha vinto le elezioni con il 53 per cento dei voti, assicurandosi quindi un secondo mandato. L’opposizione ha immediatamente contestato il risultato, arrivato al termine di una campagna elettorale svolta tra repressioni, divieti, arresti nei confronti dell’opposizione e ritardi fino a 10 ore nella consegna delle schede elettorali, che hanno impedito a molti cittadini di votare (il voto era stato prolungato di un giorno, ma solo in alcune aree).
Mnangagwa è al potere dal 2017, quando organizzò un colpo di stato non violento sostenuto dai militari contro il precedente presidente autoritario Robert Mugabe (allora Mnangagwa era vicepresidente e capo dei servizi di sicurezza). Fa parte dell’Unione Nazionale Africana di Zimbabwe – Fronte Patriottico (ZANU-PF), il partito che governa lo Zimbabwe ininterrottamente dal 1980, anno in cui il paese ottenne l’indipendenza dal Regno Unito: secondo quanto comunicato dalla Commissione il principale candidato dell’opposizione Nelson Chamisa, leader del partito Coalizione dei cittadini per il cambiamento (CCC), ha ottenuto il 44 per cento dei voti.
Per il politologo zimbabwese Brian Kagoro, se la campagna elettorale non fosse stata così ostile quelle attuali sarebbero state «le elezioni più vincibili» per le opposizioni degli ultimi quindici anni.
La Repubblica dello Zimbabwe è un paese dell’Africa meridionale con circa 15 milioni di abitanti. Tra i movimenti che avevano lottato per l’indipendenza c’era lo ZANU-PF, partito di orientamento filosovietico storicamente guidato Mugabe, che fu eletto primo ministro nel 1980 e poi presidente nel 1987.
Nel 2017 Mugabe si dimise forzatamente all’età di 93 anni dopo un colpo di stato non violento appoggiato dai militari e organizzato da Emmerson Mnangagwa, che da allora ha governato il paese mantenendo però i metodi autoritari di Mugabe.
– Leggi anche: La repressione dell’opposizione alle presidenziali in Zimbabwe