La Russia ha confermato la morte di Yevgeny Prigozhin
La commissione che si è occupata delle analisi dei cadaveri ha detto di aver identificato quello del capo del gruppo Wagner
La Commissione investigativa che era stata incaricata di analizzare i resti del jet privato caduto mercoledì in Russia ha confermato che i dieci corpi rinvenuti sul luogo dello schianto corrispondono alle persone citate nella lista dei passeggeri, e che tra loro c’è Yevgeny Prigozhin, il capo del gruppo Wagner. La commissione ha identificato i corpi grazie al test del DNA.
Russia's investigative committee states that all 10 bodies from the crash site (of Prigozhin's plane) have been identified via DNA tests, and "they match the passenger list". I.e. they declare Prigozhin officially dead. pic.twitter.com/rQlwpv1caj
— Christo Grozev (@christogrozev) August 27, 2023
L’aereo privato di Prigozhin era partito da Mosca mercoledì pomeriggio ed era diretto a San Pietroburgo: con Prigozhin viaggiavano altre nove persone, sei passeggeri e tre membri dell’equipaggio. Tra i passeggeri c’erano Dmitri Utkin, il cofondatore e capo militare del gruppo Wagner, e altri dirigenti e membri di rilievo del gruppo mercenario. L’aereo è precipitato non lontano da Tver, città a circa 150 chilometri dalla capitale russa.
La Commissione investigativa che si occupa delle indagini sulla caduta dell’aereo ha scritto in un comunicato riportato da vari media russi, tra cui l’agenzia di stampa Tass: «Nell’ambito dell’indagine sulla caduta di un aereo nella regione di Tver, sono state completate le analisi genetiche molecolari. Secondo i risultati le identità di tutti i 10 morti sono state confermate, e corrispondono alla lista dei passeggeri».
La lista dei passeggeri completa ne comprende sette: Sergei Propustin, Yevgeny Makaryan, Alexander Totmin, Valery Chekalov, Dmitri Utkin, Nikolaj Matuseev, Yevgeny Prigozhin. Ci sono poi il pilota Alexei Levshin, il copilota Rustam Karimov e l’assistente di volo Kristina Raspopova.
Nei giorni successivi alla caduta dell’aereo, benché la presenza di Prigozhin e degli altri nella lista dei passeggeri fosse già stata confermata dalle autorità russe, molti media e governi di tutto il mondo avevano usato una certa cautela nel dichiararlo morto, perché sia lo stato russo sia Prigozhin stesso hanno una lunga storia di manipolazione delle informazioni e di disinformazione. Al tempo stesso, benché in Occidente ci sia una giustificata tendenza a non fidarsi delle autorità russe, questa è la prima volta che la Russia conferma ufficialmente la morte di Prigozhin: in precedenza c’erano stati soltanto alcuni accenni. Questa notizia inoltre è coerente con le conclusioni a cui erano giunte le intelligence occidentali negli scorsi giorni.
Le autorità russe non hanno ancora fornito nessuna informazione su come l’aereo sia caduto. Secondo le analisi dell’intelligence occidentale, l’ipotesi al momento più accreditata è che l’aereo sia precipitato a causa di un’esplosione interna, probabilmente provocata da una bomba. Inoltre alcuni funzionari dell’intelligence americana negli scorsi giorni hanno detto ai media che ritengono probabile che sia stato il presidente Vladimir Putin in persona a ordinare l’assassinio di Prigozhin, anche se il governo russo ha smentito piuttosto duramente.
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Yevgeny Prigozhin era nato nel 1961 a San Pietroburgo e dopo una gioventù da piccolo delinquente locale era diventato uno degli imprenditori più importanti della Russia, soprattutto grazie alle profonde connessioni con Putin. Gestiva una serie di ristoranti di lusso a San Pietroburgo e le sue aziende di catering rifornivano le mense dell’esercito e delle scuole russe.
Nel 2014 aveva fondato il gruppo Wagner, una compagnia di mercenari affiliata allo stato russo, grazie alla quale aveva assunto enorme influenza in molti paesi del mondo, dalla Siria a vari paesi dell’Africa. Il gruppo Wagner ha anche partecipato, con un ruolo determinante, all’invasione russa dell’Ucraina.
I rapporti tra Prigozhin e lo stato russo erano peggiorati negli ultimi mesi, a causa di grosse tensioni provocate, secondo Prigozhin, dalla cattiva gestione della guerra in Ucraina da parte dei comandi dell’esercito regolare. Per questo a fine giugno il gruppo Wagner aveva organizzato una rivolta armata in cui migliaia di mercenari avevano marciato verso Mosca, arrivando a 200 chilometri dalla città. Quel giorno, Putin definì Prigozhin un traditore.
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