Una banda criminale di Haiti ha sparato contro i civili durante una manifestazione
Secondo i gruppi per i diritti umani sono state uccise almeno sette persone: protestavano proprio contro la presenza delle gang nel paese
Sabato una banda criminale che controlla un quartiere nel nord della capitale di Haiti, Port-au-Prince, ha sparato verso alcune persone che stavano partecipando a una protesta proprio contro la presenza dei gruppi criminali nella zona. L’organizzazione per i diritti civili Centre d’analyse et de recherche en droits de l’homme (CARDH) dice che almeno sette persone sono state uccise. Altre sarebbero state ferite e rapite, anche se non è chiaro quante.
Alcuni video condivisi sui social network mostrano centinaia di persone riunite per la marcia di protesta, che era stata organizzata da un gruppo cristiano nel quartiere di Canaan; alcune indossavano una maglietta del gruppo religioso, altre tenevano in mano bastoni o machete in segno di protesta contro i gruppi criminali. Marie Yolène Gilles, direttrice del gruppo Fondasyon Je Klere, ha detto che un certo punto alcuni membri di una banda locale hanno cominciato a sparare sulla gente con dei mitra. Gédéon Jean, il direttore del CARDH, sostiene che probabilmente il numero dei morti sarà ancora più alto.
A Haiti, il paese più povero delle Americhe e uno dei più poveri al mondo, le bande criminali sono sempre più potenti. In particolare, i gruppi criminali hanno sfruttato i molti anni di alleanze con i politici locali e la grave crisi del paese seguita all’assassinio del presidente Jovenel Moïse nel 2021 per diventare sempre più influenti. In risposta alla loro crescente presenza sul territorio, dallo scorso aprile molti civili si sono uniti al movimento “Bwa Kale”, un gruppo armato di autodifesa che prende di mira proprio le persone sospettate di fare parte delle bande criminali.
Stando ai dati dell’ONU, dal primo gennaio al 15 agosto di quest’anno ad Haiti sono state uccise più di 2.400 persone, più di 950 sono state rapite e oltre 900 ferite in episodi violenti legati alle bande criminali. Sempre secondo i dati dell’ONU, nei primi sei mesi dell’anno più di mille persone sono state rapite dai gruppi criminali a scopo di riscatto, e sono circa 350 i membri delle organizzazioni criminali uccisi dai civili che hanno aderito al movimento Bwa Kale.
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